Page 231 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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che di Elisabeth che scriveva: «Il cammino della mia vita
                   Nizza  dal  3  al  18  gennaio  del  1884  e  uscirà  in  aprile.
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 volge al termine entro quest’anno»  e però intanto mi-  Maria  e  pubblicata  agli  inizi  di  settembre,  la  terza  a
 nacciava  di  passare  a  vie  di  fatto  con  quella  «persona  Delle tre edizioni furono vendute meno di 200 copie.
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 meschina,  lasciva,  sporca  e  crudele» ,  che  era  Lou,  se  Lo Zarathustra, un poema in prosa che sta fra la spe-
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 avesse ancora osato «mettersi appresso a Fritz» .  culazione  filosofica  e  l’annunciazione  profetica,  non  è
 Alla fine, dopo molto tentennare, Nietzsche decise di  certamente l’opera migliore di Nietzsche, ma oggi è di
 rimanere a Rapallo e copiare da sé in bella il manoscritto  gran lunga la più famosa e letta e fa un certo effetto il
 dello  Zarathustra,  segno  che  gli  occhi  stavano  un  po’  contrasto fra quel totale disinteresse e le fortune succes-
 meglio.           sive del libro, che è in assoluto il più venduto al mondo
 Malwida, che dopo aver assunto un sacco di informa-  di tutti i tempi se si eccettua la Bibbia. L’unico a intuire
 zioni sulla Salomé e sul suo comportamento a Lipsia e  le  potenzialità  dello  Zarathustra  fu  Gast  che,  facendo
 a Berlino si era convinta di aver preso un granchio con  proprio  un  paragone  con  la  Bibbia,  scrisse  all’amico  e
 Lou, come già era avvenuto con la Nerina di Gersdorff  maestro: «A questo libro si deve augurare la diffusione
 e chissà con quante altre, manovrava anche per riconci-  della Bibbia, tutto il suo prestigio canonico, la sua serie
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 liare  i  due  fratelli.  Invitò  Elisabeth  a  Roma  e  scrisse  a  di  commenti» .  Secondo  Gast  il  successo,  il  grande
 Nietzsche: visto che la sua “cara sorella” era presso di lei  successo,  era  sicuro,  ma  bisognava  aspettare  ancora
 perché  non  la  raggiungeva?  Nietzsche  non  ne  aveva  molto tempo. Vedeva giusto. Come vedeva giusto Nietz-
 molta voglia. Poco prima aveva scritto a Overbeck: «Il  sche quando si preoccupava delle conseguenze della sua
 distacco dai miei comincia ad apparirmi una vera bene-  opera:  «Mi  terrorizza  il  pensiero  di  tutti  coloro  che,
 dizione... Io non sopporto mia madre, e solo sentire la  ingiustificatamente  e  del  tutto  impropriamente,  si  ri-
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 voce di mia sorella mi mette di malumore» . Ma non  chiameranno alla  mia autorità. Ma questo è il destino di
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 era uomo da rotture traumatiche e definitive, non lo era  ogni grande maestro dell’umanità» . Una premonizione
 mai stato, nemmeno con Wagner. Era incapace di veri  che  troverà  il  suo  inveramento  nei  fraintendimenti  dei
 odi.  Non  solo  per  una  certa  viltà  emotiva  ma  perché,  nazisti  e  non  solo.  Nietzsche  non  è  fatto  per  orecchie
 pur essendo sostanzialmente disinteressato agli altri, era  grossolane  e  però  è  particolarmente  adatto  ad  attrarre
 troppo  razionale  e  intelligente  per  non  mettersi  anche  orecchie grossolane e menti fragili, non solo per il suo
 nei loro panni e coglierne le motivazioni e le giustifica-  carattere borderline ma anche per quelle qualità istrioni-
 zioni.            che  che,  come  lui  stesso  riconobbe,  aveva  in  comune
 Dopo una lettera conciliante di Elisabeth, ispirata da  con  Wagner  e  che  tanto  aspramente  rimproverava  al
 Malwida, fece le valigie, prese il treno e partì per Roma.  compositore. In mani inadatte Nietzsche è pericoloso e
 Malwida gli aveva trovato una stanza al secondo piano  quando nel 1888, ai margini della follia, si autodefinirà
 di  piazza  Barberini  56.  La  scelta  non  era  casuale,  in  “dinamite”  sarà  per  delirio  di  onnipotenza  e  perché
 quella casa abitava anche la Horner che Malwida confi-  l’immagine, suggeritagli dal critico Victor Widemann, lo
 dava di appioppargli.  gratifica, ma anche perché è consapevole delle potenzia-
 A giugno uscì la prima parte dello Zarathustra, «mio  lità del suo pensiero, nel bene e nel male. L’uomo la cui
 figlio Zarathustra» come lo chiamava. La seconda verrà  vita non ebbe azione sarebbe stato alle spalle delle due
 scritta, sempre in dieci giorni, quella stessa estate a Sils-  guerre mondiali del Novecento, cioè dei più grandi mo-




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