Page 230 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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che di Elisabeth che scriveva: «Il cammino della mia vita
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Nizza dal 3 al 18 gennaio del 1884 e uscirà in aprile.
volge al termine entro quest’anno» e però intanto mi- Maria e pubblicata agli inizi di settembre, la terza a
nacciava di passare a vie di fatto con quella «persona Delle tre edizioni furono vendute meno di 200 copie.
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meschina, lasciva, sporca e crudele» , che era Lou, se Lo Zarathustra, un poema in prosa che sta fra la spe-
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avesse ancora osato «mettersi appresso a Fritz» . culazione filosofica e l’annunciazione profetica, non è
Alla fine, dopo molto tentennare, Nietzsche decise di certamente l’opera migliore di Nietzsche, ma oggi è di
rimanere a Rapallo e copiare da sé in bella il manoscritto gran lunga la più famosa e letta e fa un certo effetto il
dello Zarathustra, segno che gli occhi stavano un po’ contrasto fra quel totale disinteresse e le fortune succes-
meglio. sive del libro, che è in assoluto il più venduto al mondo
Malwida, che dopo aver assunto un sacco di informa- di tutti i tempi se si eccettua la Bibbia. L’unico a intuire
zioni sulla Salomé e sul suo comportamento a Lipsia e le potenzialità dello Zarathustra fu Gast che, facendo
a Berlino si era convinta di aver preso un granchio con proprio un paragone con la Bibbia, scrisse all’amico e
Lou, come già era avvenuto con la Nerina di Gersdorff maestro: «A questo libro si deve augurare la diffusione
e chissà con quante altre, manovrava anche per riconci- della Bibbia, tutto il suo prestigio canonico, la sua serie
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liare i due fratelli. Invitò Elisabeth a Roma e scrisse a di commenti» . Secondo Gast il successo, il grande
Nietzsche: visto che la sua “cara sorella” era presso di lei successo, era sicuro, ma bisognava aspettare ancora
perché non la raggiungeva? Nietzsche non ne aveva molto tempo. Vedeva giusto. Come vedeva giusto Nietz-
molta voglia. Poco prima aveva scritto a Overbeck: «Il sche quando si preoccupava delle conseguenze della sua
distacco dai miei comincia ad apparirmi una vera bene- opera: «Mi terrorizza il pensiero di tutti coloro che,
dizione... Io non sopporto mia madre, e solo sentire la ingiustificatamente e del tutto impropriamente, si ri-
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voce di mia sorella mi mette di malumore» . Ma non chiameranno alla mia autorità. Ma questo è il destino di
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era uomo da rotture traumatiche e definitive, non lo era ogni grande maestro dell’umanità» . Una premonizione
mai stato, nemmeno con Wagner. Era incapace di veri che troverà il suo inveramento nei fraintendimenti dei
odi. Non solo per una certa viltà emotiva ma perché, nazisti e non solo. Nietzsche non è fatto per orecchie
pur essendo sostanzialmente disinteressato agli altri, era grossolane e però è particolarmente adatto ad attrarre
troppo razionale e intelligente per non mettersi anche orecchie grossolane e menti fragili, non solo per il suo
nei loro panni e coglierne le motivazioni e le giustifica- carattere borderline ma anche per quelle qualità istrioni-
zioni. che che, come lui stesso riconobbe, aveva in comune
Dopo una lettera conciliante di Elisabeth, ispirata da con Wagner e che tanto aspramente rimproverava al
Malwida, fece le valigie, prese il treno e partì per Roma. compositore. In mani inadatte Nietzsche è pericoloso e
Malwida gli aveva trovato una stanza al secondo piano quando nel 1888, ai margini della follia, si autodefinirà
di piazza Barberini 56. La scelta non era casuale, in “dinamite” sarà per delirio di onnipotenza e perché
quella casa abitava anche la Horner che Malwida confi- l’immagine, suggeritagli dal critico Victor Widemann, lo
dava di appioppargli. gratifica, ma anche perché è consapevole delle potenzia-
A giugno uscì la prima parte dello Zarathustra, «mio lità del suo pensiero, nel bene e nel male. L’uomo la cui
figlio Zarathustra» come lo chiamava. La seconda verrà vita non ebbe azione sarebbe stato alle spalle delle due
scritta, sempre in dieci giorni, quella stessa estate a Sils- guerre mondiali del Novecento, cioè dei più grandi mo-
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