Page 235 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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relazione con Lou, felice come mai, pensava a tutto
sorella, «e veramente tremavo a ogni fruscio. Non sono
fuorché a quello. Sotto la violenta pressione di Elisa- c’era. «Infine ho dovuto mettermi a letto» confessa alla
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beth, Nietzsche si convinse invece a mandare una lettera proprio fatto per l’inimicizia» .
al fratello di Rée, Georg, in cui accusava Paul di essere Dal carteggio di questi giorni apprendiamo anche che
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«ipocrita, falso, calunniatore» , di averlo ingannato Nietzsche si aspettava aiuto dagli amici e si lamentava,
sulle reali qualità della Salomé, definita «una scimmietta almeno a quanto dice Elisabeth, «perché nessuno aveva
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rinsecchita, sporca, puzzolente, con i suoi seni finti» . mosso un dito per condannare clamorosamente il rivol-
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In questo modo increscioso era finito, per una donna, il tante comportamento di quei due» . Oppure accusava
legame con un amico cui un tempo aveva giurato: «Fin- gli amici di non averlo difeso dall’invadenza della sorel-
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ché sarò vivo, ci vorremo anche bene» . la. Insomma delegava infantilmente ad altri responsabi-
Spedita la lettera se ne spaventò però a morte per le lità che erano esclusivamente sue, in una faccenda priva-
conseguenze che poteva avere. Scrive a Overbeck: «Mia tissima che riguardava solo lui. L’unica cosa che potero-
sorella vuole vendicarsi di quella russa – va bene – ma no fare i pazientissimi Ida e Franz Overbeck, messi in
finora soltanto io sono stato vittima di tutto ciò che lei mezzo, senza che lo desiderassero punto, a questa storia
ha fatto in questa faccenda. Lei non si rende conto che tragicomica e patetica, fu di avvertire Elisabeth, senza
siamo a un passo dallo spargimento di sangue e dalle più successo, che col suo comportamento rischiava di com-
brutali possibilità – e quest’estate io vivo e lavoro come promettere il già precario equilibrio nervoso del fratello.
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“uno che fa testamento”» . Cercò di calmare la sorella Nei giudizi su Lou Salomé Nietzsche oscillava fra
che, incurante, rincarò ancora la dose di quella che per opposti sentimenti. Da una parte Lou «rimane per me
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lei era «un’allegra, gagliarda guerra» e arrivò a mano- una natura di prim’ordine... non ho mai incontrato
vrare per far espellere la Salomé dalla Germania. Aveva nessuno così libero da pregiudizi, così intelligente e così
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perso completamente la testa. È vero che siamo nell’Ot- preparato per il mio pensiero» , dall’altra «per la sua
tocento, ma in Germania non c’era nessuna legge che morale pratica, il carcere o il manicomio potrebbero
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vietasse a due persone adulte di vivere “more uxorio”. essere i luoghi più adatti per lei» . In realtà Nietzsche
In alternativa Elisabeth proponeva come “punizione ammirava Lou, rappresentava tutto ciò che lui avrebbe
esemplare” per Rée che sposasse la Salomé. Era un voluto essere e non era: spregiudicata, anticonformista,
delirio di onnipotenza e di cretinismo (Rée non avrebbe antiborghese, libera, egoista senza farsene un problema
desiderato altro) in cui veniva fuori tutta la volgarità di o una colpa. Era lei il vero “superuomo” di cui andava
Elisabeth Nietzsche, a cui, purtroppo per lui, il fratello scrivendo nello Zarathustra. E se non era proprio un
in un primo tempo si associò. “superuomo” aveva però almeno quelle palle che a lui
Intanto però viveva nel terrore. A Sils, dove si era mancavano. Lo riconoscerà qualche anno dopo quando,
rifugiato, come ogni estate, l’albergatore gli annunciò un parlando del primo libro della Salomé, Alla ricerca di Dio,
giorno l’arrivo della “famiglia Rée”, otto persone (in scriverà: «Se certo non è l’eterno femminino che trae in
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realtà si trattava di altri Rée). A questa notizia il soldato alto questa ragazza, sarà forse... l’eterno mascolino» .
esperto di sciabola e di mortai si precipitò fuori dall’al- A poco a poco, lentamente, Nietzsche si rese conto di
bergo e, incurante della pioggia battente, corse alla sta- essere stato volgarmente strumentalizzato dalla sorella.
zione per prenotare un treno per Basilea che però non Scrive a Malwida: «Mi resta infine il compito assai in-
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