Page 236 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Andreas era un uomo dalla vita avventurosa e affasci-
grato di riparare in qualche modo presso il dott. Rée e
la signorina Salomé i guasti fatti da mia sorella... Mia nante, una specie di Lawrence d’Arabia in salsa ancor
sorella riduce un essere così ricco e originale a pura più orientale. Era nato nel 1846 a Batavia, nell’isola di
“sensualità e menzogna”, ovviamente contro ciò il mio Giava, figlio di un tedesco e di una malese. Ragazzino
senso di giustizia si ribella, per quanti buoni motivi io era rientrato in Germania con i genitori. In casa si par-
abbia di ritenermi profondamente offeso da entrambi... lava il tedesco, l’inglese e l’olandese, lui perfezionò il
Persone straordinarie come la signorina Salomé merita- francese, imparò il greco, il latino e nelle università di
no, tanto più se sono così giovani, ogni misura di indul- Gottinga e di Lipsia si specializzò nella lingua che dove-
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genza e di comprensione» . Decise di rompere total- va diventare il suo pezzo forte: il persiano antico. Tra-
mente con Elisabeth e le scrisse: «Dovrò continuare a sferitosi in Danimarca, fece la conoscenza di Georg
pagar caro la mia riconciliazione con Te? Ne ho già fin Brandes, famoso critico letterario, che lo iniziò alle lin-
sopra i capelli del tuo sfrontato chiacchiericcio morali- gue scandinave. Nel 1870 aveva partecipato con onore
stico. E una cosa è certa: che Tu, e nessun altro, in 12 alla guerra franco-prussiana e il Ministero per l’educa-
mesi hai messo la mia vita in pericolo tre volte... Finora zione tedesco lo aggregò a una spedizione culturale in
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non ho mai odiato nessuno, all’infuori di Te!» . In Persia in qualità, chissà perché, di archeologo. Quando
seguito la chiamerà «un uccello del malaugurio», «una la missione ebbe esaurito il suo compito e tornò in
stupida oca», «un’oca vendicativa e antisemita», «un’oca Germania, Andreas decise di fermarsi in Persia. Vi rima-
presuntuosa», «un’oca molesta» ed esprimerà il proprio se sei anni facendo ogni mestiere, insegnando le lingue,
disgusto per essere «imparentato con una così miserevo- praticando medicina, finché divenne per un certo tempo
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le creatura» . ministro delle Poste di quel Paese. Uomo dalla curiosità
Alla fine di agosto del 1884 Nietzsche ricevette la onnivora, si dette anche allo studio, oltre che della me-
visita a Sils-Maria di Heinrich von Stein che, col consen- dicina, della biologia, della flora, della fauna e divenne
so di Lou e soprattutto di Rée, che non aveva serbato uno dei massimi esperti mondiali di rettili, di cui posse-
alcun rancore, tentava di patrocinare un riavvicinamen- deva esemplari rarissimi. Rientrò in Germania nel gen-
to fra i tre. Ma Nietzsche scosse il capo, sconsolato, e naio del 1882 al seguito del principe Ihtisam-ed-daule.
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disse: «Quel che ho fatto resta imperdonabile» . L’ul- Stabilitosi a Berlino, campava dando lezioni private di
timo segno di vita che Nietzsche ebbe da Lou von Sa- persiano, di turco e di arabo. Piccolo di statura, con una
lomé fu, nel gennaio del 1887, un biglietto in cui lei gli folta barba nera e occhi altrettanto scuri, profondi, in-
annunciava il suo fidanzamento con l’orientalista Frie- quietanti, da ipnotizzatore, esercitava anche la medicina
drich Andreas. In un tardivo soprassalto di orgoglio non con metodi tutti suoi, lontani dall’ortodossia, finché
le rispose. l’Università di Berlino gli offrì un posto di professore di
La comparsa di Andreas aveva segnato la fine di Rée. persiano e di turco. Aveva quarantuno anni. E fu a
Per cinque anni lui aveva vissuto accanto a Lou non questo punto della sua vita, nel pieno della maturità, che
sempre rassegnato alla parte di “dama d’onore”, ma incontrò Lou von Salomé. La corteggiò, come tutti, le
ogni volta che tentava un approccio sessuale lei gli ram- propose, come tutti, di sposarlo e lei, come sempre, ri-
mentava, come ricorda freddamente nelle sue Memorie, fiutò. Ma una sera in casa di lei afferrò un coltello a
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«che a Roma era stato rifiutato» . serramanico che aveva posato sul tavolo, e che portava
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