Page 228 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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mesi del dopo-Lou tutti i malesseri tipici che seguono
di Wagner sia stata il maggior sollievo che potesse capi-
una delusione amorosa: inappetenza, dimagrimento, in- giorno. Scrive a Gast: «Io credo addirittura che la morte
sonnia, spossatezza. È soprattutto l’insonnia ad afflig- tarmi in questo momento. È stato duro dover essere per
gerlo e nemmeno il cloralio idrato, di cui fa uso massic- sei anni l’avversario di chi si è massimamente venerato,
cio, riesce a tenerla a bada. Si prenderà anche un’in- e la mia natura non è abbastanza grossolana per que-
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fluenza, chiaramente psicosomatica, che dura più di un sto» . Scrisse anche una lettera di condoglianze, contor-
mese. E, come ogni anno, festeggerà il Natale con un ta e molto ipocrita, a Cosima che non rispose. Intanto
violento mal di capo. medita di scomparire del tutto. L’essersi seppellito a
Le immagini di Lou e Rée, felici insieme, lo tormen- Rapallo non gli basta, vuole trasferirsi in un Paese dove
tano. Ai pochi amici che gli sono rimasti, gli Overbeck, nessuno lo conosca, in Spagna, a Barcellona, addirittura
Gast, Malwida, e a se stesso, racconta la favola, poco, in Messico. Vorrebbe nascondersi, vivere in un luogo
anzi per nulla credibile, che ciò che lo lacera non è la dove nessuno sappia della sua vergognosa storia con
gelosia, non è l’amore, ma il fatto che una ragazza dotata Lou e Rée. Inoltre, come già era accaduto dopo la rot-
come Lou si stia perdendo. Però nelle lettere a quegli tura con Wagner, vuol dare alla sua solitudine coatta la
stessi amici minaccia cinque o sei volte di farla finita, e dimensione di una scelta prometeica, titanica, eroica, un
non ci si suicida perché un’amica, sia pur con qualità di aggettivo che ricorre spesso nel linguaggio nicciano.
prim’ordine, ha imboccato una cattiva strada. A parte il Gli brucia ancora moltissimo la sconfitta patita non
fatto che non si vede perché Lou si stesse perdendo per solo da Lou, ma anche da Rée, un suo allievo, uno che
essersela filata con Rée invece che con lui. era stato sempre sottomesso («Rée è sempre stato nei
Ferito nell’orgoglio, umiliato, ridicolizzato («In tutto miei confronti di una modestia toccante» scrive a
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quanto mi capita di sentire mi sembra di cogliere del Gast ). Adesso i rapporti, a causa di Lou, si sono inver-
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disprezzo verso di me» ), in rotta con la sorella e con la titi. Si rode interiormente e non sapendo come ripagarsi,
madre, sempre più solo e con la consapevolezza che lo per dimostrargli il proprio disprezzo scrive a Rée che
rimarrà ormai a vita, fallito umanamente ed esistenzial- rifiuta che gli dedichi la sua ultima opera, Storia della
mente, senza un lavoro, Nietzsche sentì che l’unica via coscienza, cosa che l’altro non si è sognato di fare, anche
d’uscita per lui era credere, più che mai, al suo pensiero perché il libro uscirà solo due anni dopo, nel 1885.
e alla sua opera. E, con un procedimento caratteristico Malwida nel frattempo cercava chi potesse sostituire
della sua psiche, trasforma quella che è una necessità in Lou nel cuore di Nietzsche. Gli scrive: «Perché non
una missione. Si butta quindi a capofitto nel lavoro e in viene qui? Adesso è qui la cugina del povero Brenner
soli dieci giorni, nel gennaio del 1883, scrive la prima [Cécil Horner], di gran lunga meno intelligente di Lou
parte dello Zarathustra. E a Peter Gast che gli comunica von Salomé, ma per nulla limitata, è colta e dotata di
la sua adesione entusiasta risponde significativamente: tutto quel cuore e quell’abnegazione che Lou von Sa-
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«Allora la mia vita non sarebbe fallita?» . lomé non ha. Sarebbe disposta a scrivere per lei parec-
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Il 14 febbraio, mentre si trova casualmente a Genova, chie ore al giorno» .
apprende, leggendo il Caffaro, un quotidiano locale, che Nietzsche fu preso dai suoi soliti dubbi: ci vado o non
Wagner è morto il giorno prima a Venezia. La notizia lo ci vado? Chiedeva consiglio agli Overbeck, che erano
agita talmente che deve mettersi a letto per qualche assediati oltre che dalle sue dalle lettere melodrammati-
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