Page 215 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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dagli altissimi ideali, un puro, quasi un santo. E poiché,
cotto della Salomé. In autunno, al termine di questa
come disse, si stavano parlando con franchezza, aggiunse dersi conto, con orrore, che il fratello era innamorato
che quel progetto di ménage à trois, lei, Rée e Nietzsche, esperienza per lei tremenda, scriverà all’amica Clara
era una cosa vergognosa, inaudita, una vera ignominia, Gelzer: «Lui è follemente infatuato... Non puoi immagi-
e che aver fatto una simile proposta a un uomo come suo nare come fosse contorto, miserevole e servile in sua
fratello era un’infamia. Nietzsche santo? ridacchiò Lou, presenza... E che razza di terribili discorsi facevano quei
lei aveva qualche motivo di dubitarne. «È stato lui» due!... Lou continuava a vantarsi della sua natura mal-
disse, «il primo a macchiare i nostri progetti di studio vagia (la malvagità è una fonte di forza, maggiore della
con le sue basse intenzioni. Ha cominciato a parlare di bontà) e allora il povero Fritz cercava di apparire il più
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amicizia soltanto quando ha capito che non avrebbe malvagio possibile» .
potuto avere altro da me. È stato lui a proporre “il libero Nietzsche accompagnò Lou ed Elisabeth alla casa del
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amore”» . Quest’ultimo particolare se l’era inventato, pastore di Tautenburg, Stolte, dove avrebbero abitato
era una fandonia e nessuno poteva saperlo meglio di lei. insieme. Per sé aveva invece affittato una casetta di con-
A sentire queste parole, che cancellavano d’un colpo tadini, scelta perché era buia. Aveva fatto mettere delle
l’immagine sacra che si era fatta del fratello, Elisabeth tende blu e alla lampada era stato applicato un panno
ebbe una crisi isterica, scoppiò in singhiozzi e dovette rosso per attutire la luce. Nel bosco intorno a Tauten-
fuggire dalla stanza andando a vomitare in bagno. burg aveva invece fatto sistemare cinque panchine, nei
Comincia proprio bene, pensò Lou. Avrebbe fatto punti strategici, e a ognuna aveva dato un nome che
molto meglio a non accettare mai quell’invito e a tor- aveva fatto incidere su una targhetta. Dopo che Lou si
narsene a Stibbe, da Rée. Aveva già avuto delle incom- fu cambiata la portò subito, tutto contento, a fare una
prensioni anche con Nietzsche quando era ancora a passeggiata nel bosco e la condusse a una panchina che
Bayreuth. Lui le aveva mandato un telegramma in cui aveva chiamato “L’uomo morto” perché secondo una
l’accusava di aver tenuto un comportamento scorretto leggenda locale in quel punto, tantissimi anni prima, era
con Joukowsky. Era stata Elisabeth, naturalmente, a in- stato trovato un cadavere e il luogo era ancora conosciu-
formarlo. Da Stibbe Rée, che peraltro viveva le stesse to con il nome di Toter Mann. A Nietzsche la cosa pa-
ambasce, aveva commentato velenosamente: «A quanto reva molto divertente, Lou la trovò sinistra.
pare Nietzsche, cosa abbastanza singolare, ha preso a Quella sera, quando le donne rimasero sole ebbero
considerarti la sua fidanzata non appena hai accettato di un nuovo, violentissimo, alterco. Elisabeth accusò Lou
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recarTi a Tautenburg» . Lou aveva risposto con durez- di insidiare il fratello e di volerlo distogliere dai suoi
za e Nietzsche si era subito calato le braghe: «Venga, la puri ideali. Lou rispose freddamente: «Non credere che
prego, soffro troppo di averla fatta soffrire. Insieme lo mi importi niente di tuo fratello o che ne sia innamora-
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sopporteremo meglio» . Lou si era ammorbidita e ta, potrei passare tutta una notte chiusa con lui in una
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adesso non le andava di rimangiarsi la parola per colpa stanza senza provare la minima tentazione» . Elisabeth
di quell’isterica di Elisabeth. gridava: «Smettila! Smettila con questi discorsi indecen-
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Finalmente il 7 agosto le due donne arrivarono a ti!». «Puah, con Rée dico cose molto più indecenti» ,
Tautenburg. La tensione fra di loro si tagliava col coltel- replicò Lou.
lo. Nietzsche però era raggiante. Elisabeth dovette ren- Il giorno dopo, di buon mattino, Elisabeth raccontò
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