Page 209 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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gazza a passare una parte delle vacanze estive a Stibbe.
                   se disporre della sua estate. Finalmente il 30 giugno Lou
 E così il fratello di Lou, Eugène, che la madre, dispera-  di fargli sapere qualcosa di preciso in maniera che potes-
 ta, aveva chiamato in soccorso per riportare la ragazza in  gli scrisse da Stibbe che era disponibile a trascorrere la
 Russia, la accompagnò invece a Stibbe, nelle braccia di  seconda  parte  dell’estate  con  lui.  Sarebbe  passata  da
 Rée, mentre la Generalscha, definitivamente sconfitta, se  Bayreuth per assistere alla prima del Parsifal, agli inizi di
 ne tornava a Pietroburgo.  agosto,  e  poi  lo  avrebbe  raggiunto  a  Tautenburg.  Ma
 Anche Nietzsche tempestava Lou di lettere per avere  avrebbe dovuto essere accompagnata da una donna per
 a sua volta un periodo di «solitudine a due», una sorta  rendere un po’ meno scandalosa la faccenda. Aveva, gli
 di “par condicio” con Rée. Lei lo tenne sulla corda per  chiese, qualcuna da suggerire? E qui Nietzsche fece un
 un mesetto, indecisa, sottoposta com’era al pushing di  altro  dei  suoi  clamorosi  errori  psicologici:  propose  la
 Rée che era contrarissimo a che lei rimanesse sola con  sorella Elisabeth. È vero che non aveva sottomano don-
 Nietzsche.  Da  questo  momento  i  rapporti  fra  i  due  ne  disponibili,  e  nemmeno  indisponibili,  ma  su  chiun-
 amici, come si ricava dalle lettere che si scambiano, di-  que  avrebbe  dovuto  andare  a  parare  fuorché  su  sua
 ventano, soprattutto da parte di Rée, di una falsità e di  sorella. Non si sarebbero potute immaginare due donne
 un’ipocrisia impressionanti: entrambi mascherano sotto  più diverse. Elisabeth, una specie di vispa Teresa, con
 il papocchio della Trinità il fatto che si stanno conten-  quei  suoi  vestitini  color  pastello,  rosa,  azzurro,  verde
 dendo la stessa donna. Probabilmente Lou, con la sua  pisello, gli incredibili cappellini ornati di violette, il viso
 forza di carattere, sarebbe riuscita a gestire questo sin-  tondo “latte e miele”, nubile e vergine a trentasei anni,
 golare ménage, una specie di Jules e Jim senza sesso, ma  non per scelta ma per forza perché nessuno l’aveva chie-
 i due uomini erano troppo implicati sentimentalmente,  sta  in  moglie,  aveva  preso  definitivamente  i  modi  e  la
 e  inadeguati,  per  essere  all’altezza  di  un  progetto  così  mentalità della zitella. Era enfatica, manierata, squitten-
 stravagante e astratto. In Jules e Jim è lei, Jeanne Mo-  te, attentissima alle convenzioni e al giudizio degli altri,
 reau, a lasciarci le penne, qui furono prima Nietzsche e,  preoccupata di «non fare le figure», pettegola e, come
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 più tardi, Rée .  chi non può più dare cattivo esempio, aveva sempre in
 Se comunque Nietzsche, arreso, era disposto a condi-  bocca la “virtù” di cui si considerava l’incarnazione. Ben
 videre Lou, Rée non ci pensava affatto ed era già deciso,  fatta  di  corpo,  proporzionata,  non  si  poteva  dire  che
 in  cuor  suo,  a  boicottare  il  progetto  della  Trinità e a  fosse brutta, in linea puramente astratta era più bella di
 portarsi via definitivamente la ragazza.  Lou ma, a differenza di Lou, mancava totalmente di sex
 Nietzsche, che soggiornava a Tautenburg, una stazio-  appeal. Inoltre, pur non essendo stupida, era ben lonta-
 ne  termale  della  Turingia,  stava  sui  carboni  ardenti.  na  dall’allure  intellettuale  della  Salomé,  anche  perché
 Temendo che Lou non solo non volesse più passare le  mentre Lou era nata cosmopolita e si trovava a suo agio
 vacanze con lui, ma che anche il progetto autunnale di  ovunque, lei era quasi sempre vissuta nell’ambiente ri-
 vivere tutti e tre insieme a Vienna (era stata Lou a sce-  stretto di Naumburg ed era inevitabilmente e inguaribil-
 gliere questa città) fosse saltato, le chiedeva insistente-  mente provinciale.
 mente se poteva perlomeno fissare la sua residenza esti-  In  aggiunta,  a  sconsigliare  una  simile  scelta,  c’era  il
 va  sulla  strada  di  Vienna  così  da  obbligare  in  qualche  fatto che Elisabeth era gelosissima del fratello, cui aveva
 modo moralmente i due. Implorava Lou, e anche Rée,  sacrificato  molto,  aiutandolo  in  tante  occasioni  con




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