Page 12 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 12

e  di  svago,  il  nome  di  Friedrich  Nietzsche  vi  era  sco-
                   scrostate. Su questa desolazione troneggiava, incongrua,
 nosciuto, cancellato, rimosso, proibito.  lavano  pericolosamente  e  le  facciate  delle  case  erano
 Un pomeriggio che, dopo aver suonato più volte inu-  una sbiadita insegna del detersivo Persil. In seguito mi
 tilmente al numero 18 della Weingarten a Naumburg, la  avrebbero detto che a Röcken vivevano sette persone. Io
 casa materna dove il filosofo aveva vissuto da ragazzo e  però non ne vidi nessuna. Durai fatica anche a rintrac-
 vi era tornato folle, mi aggiravo davanti a quell’edificio  ciare la tomba di Nietzsche benché sapessi che doveva
 così carico di echi, una vecchia mi fece cenno al di là del  essere a fianco della canonica dove suo padre era stato
 vetro di una finestra al pianterreno e, dopo che mi fui  pastore.  Me  la  trovai  davanti  quasi  d’improvviso:  un
 avvicinato, cautamente la aprì e, guardando con circo-  possente lastrone di marmo nero in mezzo ad altri due,
 spezione a destra e a sinistra della strada, per accertarsi  dello stesso colore e dimensioni, che presunsi fossero le
 che nessuno ci vedesse, mi mostrò dei giornali ingialliti  tombe della madre e della sorella perché le scritte, incise
 con fotografie di Nietzsche e dei suoi familiari e alcuni  nella  pietra,  erano  quasi  completamente  cancellate  e
 oggettini  fra  cui  mi  colpirono  parecchie  grosse  matite  nascoste dalle felci e dalle erbacce che coprivano i tre
 d’ogni colore che, a suo dire, erano appartenute all’au-  tumuli.
 tore dello Zarathustra.  Strappai una foglia di felce, la misi nel mio Zarathu-
 Tutte quelle precauzioni erano probabilmente inutili.  stra e pensai che, a parte l’accostamento con la madre e
 Alla  frontiera  i  vopos  avevano  quasi  smontato  la  mia  la sorella Elisabeth delle quali in Ecce homo aveva detto
 macchina,  sequestrato  L’uomo  a  una  dimensione  di  cose  tremende,  Nietzsche  sarebbe  stato  probabilmente
 Marcuse, ma lasciato tranquillamente passare alcuni li-  contento di quella sistemazione. Perché rispecchiava fe-
 bri  di  Nietzsche  che  mi  ero  portato  dietro.  Non  per  delmente il disconoscimento, l’abbandono, la solitudine
 benevolenza,  ma  per  ignoranza.  Come  nel  1984  di  in cui aveva vissuto.
 Orwell le parole “proibite” vengono espunte dai dizio-  Quando,  nella  primavera  del  2001,  per  completare
 nari e dalla “neolingua”, perché abolendo il significante  questa biografia sono tornato a Röcken, trovai che tutto,
 si perda la cognizione anche del significato, così il nome  come  avevo  pensato  e  in  un  certo  senso  temuto,  era
 di  Nietzsche,  pensatore  “maledetto”  perché  ritenuto  cambiato. Röcken è sempre sprofondato nella Germania
 precursore del nazismo, a furia di essere interdetto ave-  più  remota  e  i  contadini  della  zona,  di  Ellerbach,  di
 va finito per essere cancellato dalla memoria e dalla sto-  Schweßwitz, di Bothfeld, hanno ancora l’abitudine, en-
 ria  e  quasi  nessuno  in  Germania  Est  sapeva  che  fosse  trando  in  una  taverna  o  uscendone,  di  avvicinarsi  al
 esistito  un  filosofo  di  tal  nome  cresciuto  proprio  nel  tavolo del forestiero, che sta bevendo o mangiando, e di
 cuore della Prussia.  battere con le nocche dure un colpo sul legno, in segno
 Ne ebbi conferma quando mi recai a Röcken, minu-  di  rude,  e  un  poco  minaccioso,  saluto.  Ma  adesso  già
 scolo villaggio agricolo della Germania profonda, dove  sulla  provinciale  un  nitido  cartello  in  caratteri  gotici
 Nietzsche nacque ed è sepolto. Il paese aveva l’aria di  annuncia:  «Röcken  città  natale  e  dell’ultimo  riposo  di
 essere  completamente  abbandonato.  Molte  abitazioni  Friedrich Nietzsche».
 presentavano le orbite nere e vuote delle finestre prive  Il paesino è stato giudiziosamente riassestato, i muri
 di  vetri,  c’erano  porte  mezzo  scardinate  e  spalancate  intonacati, le strade asfaltate, ci sono le automobili, ed è
 sulle polverose strade di terra battuta, cornicioni penzo-  stato lastricato un percorso pedonale che conduce a un




 16                                         17





           0040.testo.indd   17                                     30-11-2009   12:13:11
   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17