Page 99 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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Come il «mondo vero» finì per diventare favola


      Storia di un errore.






      1.         Il  mondo  vero,  raggiungibile  per  il  saggio,  il  pio,  il  virtuoso  -  egli  vive  in  quel
              mondo, egli è quel mondo.
                 (La  più  antica  forma  dell'idea,  relativamente  intelligente,  semplice,  convincente.
              Parafrasi della proposizione «Io, Platone, sono la verità».)

      2.         Il mondo vero, irraggiungibile per ora, ma promesso al saggio, al pio, al virtuoso («al
              peccatore che fa penitenza»).
                 (Progresso dell'idea: diventa più sottile, più insidiosa, meno comprensibile - diventa
              donna, diventa cristiana...)

      3.         Il  mondo  vero,  irraggiungibile,  indimostrabile,  impromettibile,  ma  già  in  quanto
              pensato una consolazione, un dovere, un imperativo.
                 (Il  vecchio  sole,  in  fondo,  ma  attraverso  nebbia  e  scetticismo;  l'idea  divenuta
              sublime, pallida, nordica, königsberghese.)

      4.         Il mondo vero - irraggiungibile? comunque non raggiunto. E, in quanto non raggiunto,
              anche sconosciuto. Dunque neppure consolante, liberatorio, vincolante: a che potrebbe
              vincolarci qualcosa di sconosciuto?...
                 (Grigio mattino. Primo sbadiglio della ragione. Canto del gallo del positivismo.)

      5.         Il «mondo vero» - un'idea che non serve più a niente, che non vincola nemmeno più -
              un'idea divenuta inutile, superflua, dunque, un'idea confutata: eliminiamola!
                 (Giorno  chiaro;  prima  colazione;  ritorno  del  bon  sens  e  della  serenità;  rossore  di
              vergogna di Platone; baccano indiavolato di tutti gli spiriti liberi.)

      6.         Il  mondo  vero  lo  abbiamo  eliminato:  quale  mondo  è  rimasto?  quello  apparente,
              forse?... Ma no! Col mondo vero abbiamo eliminato anche quello apparente!
                 (Mezzogiorno;  momento  dell'ombra  più  corta;  fine  dell'errore  più  lungo;  culmine
              dell'umanità; INCIPIT ZARATHUSTRA.)
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