Page 51 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
P. 51

della  morte  come  morte  sacrificale,  la  dottrina  della  resurrezione,  con  cui  è  raggirato

      l'intero concetto di «beatitudine», l'intera ed unica realtà del Vangelo, - a vantaggio di uno
      stato posteriore alla morte!... Con quella impudenza da rabbino che lo contraddistingue in ogni
      cosa, Paolo ha logicizzato come segue questa concezione, questo sconcio di concezione: «Se
      Cristo non è risorto da morte, allora la nostra fede è vana». - E d'un colpo si fece del Vangelo
      la  più  spregevole  di  tutte  le  promesse  irrealizzabili,  la  spudorata  dottrina  dell'immortalità
      personale... Paolo in persona la insegnò inoltre come ricompensa!...


      42.
         Ora  si  vede  che  cosa  ha  termine  con  la  morte  sulla  croce:  un  nuovo  inizio,  del  tutto
      originario, per un buddhistico movimento di pace, per una effettiva, non solamente promessa,
      felicità in terra. Poiché questa rimane - già l'ho messo in rilievo - la fondamentale differenza
      tra le due religioni della décadence: il buddhismo non promette, ma mantiene, il cristianesimo
      promette tutto, ma non mantiene nulla. - Alla «buona novella» seguì da presso la peggiore di

      tutte: quella di Paolo. In Paolo s'incarna il tipo opposto al «buon nunzio», il genio in fatto di
      odio,  di  inesorabile  logica  dell'odio!  Che  non  ha  sacrificato  all'odio  questo  disangelista?
      Innanzitutto  il  redentore:  egli  lo  inchiodò  alla  sua  croce.  La  vita,  l'esempio,  la  dottrina,  la
      morte, il significato e il diritto dell'intero Vangelo - nulla esistette più, quando questo falsario
      per odio comprese che cosa solo poteva servirgli. Non  la  realtà,  non  la  verità  storica...  E
      ancora una volta l'istinto sacerdotale degli Ebrei commise un identico, grande crimine contro
      la storia, - tirò semplicemente un tratto di penna sull'ieri, sull'avantieri del cristianesimo, si

      inventò una storia del primo cristianesimo. C'è di più: falsificò ancora una volta la storia
      d'Israele, affinché apparisse come la preistoria del suo agire: tutti i profeti hanno parlato del
      suo «redentore»... Più tardi la Chiesa falsificò perfino la storia della umanità, facendone la
      preistoria del cristianesimo... Il tipo del redentore, la dottrina, la pratica, la morte, il senso
      della morte, perfino il «dopo» della morte - nulla rimase intatto, nulla rimase anche soltanto

      simile  alla  realtà.  Paolo  spostò  semplicemente  il  peso  di  tutta  quell'esistenza  dietro  tale
      esistenza - nella menzogna del Gesù «risuscitato». Fondamentalmente la vita del redentore
      non poteva servirgli per niente, egli aveva bisogno della morte sulla croce e di qualcos'altro
      ancora...  Prendere  per  sincero  un  Paolo,  che  ebbe  per  patria  la  sede  principale
      dell'illuminismo stoico, allorché con un'allucinazione si fabbrica la prova del vivere-ancora
      del  redentore,  o  prestar  fede  a  quanto  ci  racconta  sul  fatto  che  egli  stesso  ha  avuto  quella
      allucinazione,  sarebbe  una  vera  niaiserie  da  parte  di  uno  psicologo:  Paolo  voleva  il  fine,
      quindi volle anche i mezzi... Ciò che egli stesso non credeva, credettero gli idioti, tra i quali

      aveva diffuso la sua dottrina. - La potenza era il suo bisogno: con Paolo ancora una volta il
      prete  mirò  alla  potenza  -  egli  poteva  utilizzare  soltanto  idee,  teorie,  simboli,  con  cui  si
      tiranneggiano  masse,  si  formano  greggi.  Quale  cosa  Maometto  si  limitò  a  prendere  tardi  a
      prestito dal cristianesimo? L'invenzione di Paolo, il suo espediente per la tirannide dei preti,
      per accozzare greggi: la credenza dell'immortalità - vale a dire la dottrina del «giudizio»...


      43.
         Quando uno colloca il peso della vita non nella vita, ma nell'«al di là» - nel nulla -, ha tolto
      alla  vita  in  generale  il  suo  peso.  La  grande  menzogna  dell'immortalità  personale  distrugge
   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56