Page 187 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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uno specchio, perché si specchi in esse il cielo profondo... Il genio del cuore, che insegna alla
mano goffa e brusca a rattenersi e ad afferrare con maggior grazia; che indovina il tesoro
nascosto e dimenticato, la goccia di bontà e di dolce spiritualità sotto il ghiaccio spesso e
opaco ed è una bacchetta da rabdomante per ogni granello d'oro che sia rimasto a lungo
sepolto nel carcere di fango e di sabbia... Il genio del cuore dal cui contatto ognuno se ne va
più ricco, non graziato e sorpreso, non beneficato e oppresso da un bene estraneo, ma più
ricco in se stesso, più nuovo di prima a se stesso, dischiuso, accarezzato dal vento del disgelo,
scrutato, forse più insicuro, più tenero, più fragile, più infranto, ma pieno di speranze che non
hanno ancora nome, pieno di nuova volontà e di fluire, pieno di nuova non-volontà e di
rifluire...»