Page 57 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 57
Ecco quindi il modello del Mysterium cosmographycum: al
centro si trova il Sole, attorno a cui ruota Mercurio. La crosta
sferica contenente l’orbita di Mercurio è inscritta in un ottaedro,
a cui è circoscritta l’orbita di Venere. Proseguendo si
incontrano, nell’ordine, l’icosaedro, la Terra, il dodecaedro,
Marte, il tetraedro e Giove. L’orbita di Giove è inscritta nel
cubo, a cui è infine circoscritta la crosta sferica corrispondente
all’orbita di Saturno.
Copernico, un maestro da superare
Purtroppo, quando i valori calcolati con il modello dei poliedri
vengono confrontati con i dati sperimentali riportati nel Libro V
del De revolutionibus, il capolavoro di Copernico pubblicato nel
1543, risulta evidente che le proporzioni attese sono rispettate
41
solo in modo approssimativo . Di fronte alle divergenze tra i
numeri previsti e quelli raccolti da Copernico, Keplero decide di
non rinunciare al proprio schema e di fare appello a una
presunta inaffidabilità delle misure citate dall’astronomo
polacco.
L’amarezza per l’impossibilità di trovare conferma alle
proprie congetture lo porta addirittura a una serie di calunnie
nei confronti di colui che da anni considera il proprio mito, così
che, nelle pagine del Mysterium, accusa Copernico di aver
trascritto misure prese da chiunque, in varie epoche e senza
curarsi della loro affidabilità, ma badando solo a che esse
42
facessero brillare le ipotesi della descrizione eliocentrica . Non
solo: Keplero ritiene che l’astronomo polacco abbia pensato
43
soltanto a «fare della matematica», e non a «fare fisica» .
Nemmeno le Tavole pruteniche vengono risparmiate da