Page 308 - Keplero. Una biografia scientifica
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Unterweisung der Messung, venne pubblicata a Norimberga.
                5  KOF, Volume II, p.186.
                6  La legge, che descrive la rifrazione di un raggio luminoso nella transizione
                   tra due mezzi, fu scoperta da Willebrord Snell nel 1621, ma rimase inedita
                   fino alla sua morte. Cartesio derivò indipendentemente la legge nel 1637.
                7  OD, p. 107.

                8   Le  opere  di  riferimento  erano  l’Optica  e  la  Catoptrica  di  Euclide  e  la
                   Perspectiva communis di Pecham.
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                  Vedi per esempio Ronchi, 1983.
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                    Manoscritti  con  le  idee  di  Maurolico  venivano  utilizzati  in  quegli  anni
                   come manuali di studio nei collegi gesuitici.
                11   «Sicome  il  Porta  tra’  dotti  stimo  che  egli  tenga  il  luogo  che  tengono  le
                   campane  tra  gli  instrumenti  di  musica».  Lettera  di  Sagredo  a  Galilei,  22
                   settembre 1612, GOO, Volume XI, p. 398.
                12  Si tratta di camere oscure o diottre, ovvero strumenti muniti di uno o più
                   traguardi  forati.  A  uno  di  questi  strumenti,  da  lui  definito  come
                   «instrumentum eclipticum», sono dedicati interi paragrafi del Capitolo XI.
                13  OD, pp. 241-243.
                14  Plutarco (46-127 d.C.) annotò queste osservazioni in Il volto della Luna,

                   XVII, 929-930. Vedi l’edizione italiana Plutarco, 1991.
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                   Grazie all’osservazione delle macchie lunari è possibile dimostrare come la
                   Luna,  grazie  a  un  periodo  di  rotazione  che  coincide  con  il  periodo  di
                   rivoluzione, mostra alla Terra sempre la stessa faccia.
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                   Il disegno si affianca a quelli di Leonardo (Codice atlantico, f.674v) e di W.
                   Gilbert (risalente al 1600 circa, ma pubblicato postumo cinquant’anni più
                   tardi), che costituiscono le uniche rappresentazioni realistiche del nostro
                   satellite eseguite prima delle osservazioni con cannocchiale.
                17  Un’altra importante eccezione è costituita dalla favolosa tavola anatomica,
                   già citata, che Keplero riprende dal trattato del collega Felix Platter, con cui
                   vengono  presentati  al  lettore  i  risultati  più  recenti  degli  studi  fisiologici
                   dell’epoca; la tavola è inserita nell’edizione originale dell’Optica. Vedi figura
                   4.2.
                18  Plutarco, 1991, IV, 921b.
                19   Né  Keplero,  né  poi  Galilei,  conoscevano  montagne  più  elevate  di  quelle

                   europee, né tenevano in considerazione le profondità marine.
                20  Vedi AND, p. 262. Galilei nel Sidereus nuncius mostrerà come le montagne
                   lunari siano più elevate in assoluto, non solo in proporzione al globo di
                   appartenenza.
                21  Galilei, 2001, p. 111.
                22   Keplero  scrisse,  rivolto  a  Galilei:  «Tua  vero  diligentia,  quam  ordinatim
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