Page 261 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 261
elaborare una unica teoria, che riunisca quegli asserti che fino a quel
momento erano stati ricavati singolarmente […] giungendo infine allo
scopo principale, quello a cui l’astronomo aspira, e per raggiungere il
quale espone ogni propria idea per mezzo di argomentazioni sia
geometriche sia fisiche, che è quello di raffigurarsi l’autentica forma e
struttura dell’intero universo. In verità è questo il vero Libro della
19
Natura , in cui il Creatore ha manifestato, attraverso una scrittura priva
di parole, la propria essenza ed il proprio volere al genere umano. 20
Il De stella nova, l’oggetto della scienza
Nell’autunno del 1604, una supernova eccezionalmente brillante
fece la sua comparsa nella costellazione del Serpentario. Attorno
alla sua natura e alla sua origine si accese tra gli astronomi un
ampio dibattito. Oggi quell’oggetto celeste, indicato dagli
astronomi con la sigla SN1604, è conosciuto come la Nova di
Keplero, e davvero l’astronomo tedesco dedicò un gran
dispendio di energie allo studio di quel fenomeno eccezionale.
Per celebrare l’evento, Keplero nel 1606 pubblicò il De stella
nova, un vero monumento alle osservazioni celesti e alle
dimostrazioni geometriche, nel quale trovano spazio anche
interessanti riflessioni sulla filosofia della cosmologia e, in
generale, della scienza. Il trattato era stato richiesto dal suo
committente di quegli anni, l’imperatore Rodolfo II, il quale
esigeva con insistenza dal proprio matematico un verdetto sulla
causa e sul significato astrologico di questa stella straordinaria.
Nonostante le premesse, Keplero non rinunciò ad affrontare
l’impresa con il rigore che da sempre contraddistingueva le sue
ricerche, dando vita a un’opera interessante e, per molti versi,
moderna. Essa raccoglie le riflessioni di Keplero sulla possibilità
che il nostro universo sia o meno infinito, eterno o immutabile,