Page 253 - Keplero. Una biografia scientifica
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postulato», e costruì un discorso sulle ipotesi e sulla scienza che,

                dal punto di vista della retorica, ricalcava i canoni delle orazioni

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                giudiziali, come erano state codificate da Cicerone .
                   Il primo Capitolo, intitolato Che cosa sia l’ipotesi astronomica,

                è principalmente rivolto a dimostrare come l’astronomia non si

                limiti a commentare i dati raccolti. Keplero introduce dapprima

                i  vocaboli  di  seconda  intenzione,  ovvero  quei  termini  che  si
                riferiscono  non  immediatamente  a  oggetti  reali,  ma  ad  altri

                concetti o parole. A questo insieme apparterrebbero le ipotesi,

                che  Keplero  considera  prodotti  dell’ingegno  umano  più

                complessi  rispetto  alla  semplice  registrazione  di  ciò  che  si

                osserva  in  cielo;  proprio  per  questo  motivo  egli  ritiene  che  le

                ipotesi siano comparse solo in un secondo momento, grazie allo

                sviluppo della filosofia.

                   Keplero prosegue e presenta, secondo uno schema mutuato

                da  Proclo  e  Aristotele,  alcuni  enti  logici  fondamentali.  Egli

                distingue tra gli assiomi, ovvero i principi che appaiono veri a

                tutti,  e  i  postulati,  proposizioni  che  si  chiede  al  lettore  di
                concedere come vere. Quando, invece, si desidera arrivare a una

                conclusione  tramite  dimostrazione,  allora  è  necessario  servirsi

                delle  ipotesi.  Keplero  ricorda  come  i  termini  «assioma»,

                «postulato»  e  «ipotesi»  siano  nati  nell’ambito  della  geometria,

                per poi entrare in uso nella logica e, attraverso questa, nelle altre

                scienze. Nei sillogismi le ipotesi sono le premesse. Quindi, anche

                in astronomia, le ipotesi dovrebbero essere i punti di partenza,

                dedotti  da  precise  osservazioni,  su  cui  vogliamo  basare  una

                dimostrazione  che  ricavi  dei  concetti  conseguenti.  Ma  oggi,

                scrive Keplero, con il termine «ipotesi astronomiche» al plurale

                si  suole  indicare  una  «totalità  di  asserti»  da  cui  lo  scienziato              8
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