Page 246 - Keplero. Una biografia scientifica
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per il periodo compreso tra il 1629 e il 1636. Keplero aveva
avuto una buona intuizione, perché la prima edizione delle
effemeridi andò immediatamente esaurita.
Il suo ultimo progetto riguardava la stampa del Somnium,
un’opera che aveva iniziato a scrivere addirittura ai tempi di
Tubinga e che aveva aggiornato anno dopo anno. Purtroppo
non riuscì a terminare questo lavoro, che sarebbe stato
pubblicato, postumo, quattro anni più tardi.
Poco tempo prima di morire, egli aveva scritto queste parole,
che suonano come l’epitaffio di Giovanni Keplero:
Misuravo i cieli, ora misurerò le ombre della Terra.
La mente era celeste, ma l’ombra del corpo qui giace.
Neanche la sua tomba conobbe la serenità, perché la guerra dei
Trent’anni devastò il cimitero dove fu sepolto. Keplero morì il
15 novembre 1630. Quella sera, il giovane Jacob Bartsch registrò
un’eclissi di Luna.