Page 151 - Keplero. Una biografia scientifica
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aver citato tutti coloro che, in precedenza, avevano immaginato
una Luna densa e irregolare. Eppure, nello stesso tempo,
riconosce l’enorme differenza tra il lavoro compiuto da Galilei e
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il proprio . In effetti, i disegni e i dati del Sidereus non hanno
certo bisogno del supporto dei filosofi della tradizione classica.
Oltre alle pagine dell’Optica dedicate alla Luna, sin da
studente Keplero aveva in preparazione un intero trattato
riservato al nostro satellite, che verrà pubblicato solo postumo
nel 1634 e a cui qui dedicheremo parte dell’ultimo Capitolo. Si
tratta del Somnium, opera che racconta di un fantastico viaggio
sulla Luna, a cui Keplero allega la Selenografia, o Appendice
geografica. In queste pagine, riprendendo con maggior maturità
quanto presentato nell’Optica, Keplero utilizza l’ottica
geometrica per dimostrare l’esistenza di montagne sulla Luna:
I raggi solari sono rettilinei, la Luna è un corpo sferico, quella
separazione della Luna non è altro che il terminatore dell’illuminazione
solare […], data una sfera regolare e perfetta, la sua separazione deve
certo essere perfettamente rettilinea […]. Se la separazione non è una
perfetta linea retta, ma è come interrotta da denti luminosi, inseriti nella
parte in ombra, il globo lunare non è perfettamente sferico […] le parti
luminose sono alte, quelle maculate depresse: quindi, quelle fessure non
sono altro che l’ombra delle parti luminose, come fossero coste o
montagne, proiettate sulle macchie, in quanto acque o pianure. Dunque
bisogna che da quella parte della superficie non ancora toccata dai raggi
solari alcuni picchi si elevino tanto da poter essere toccati dai raggi del
Sole. 23
Coniche e fuoco, nuove armi contro Marte
L’ Optica venne pubblicata mentre Keplero era completamente
immerso nella propria guerra contro il pianeta Marte. Come si