Page 148 - Keplero. Una biografia scientifica
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Sulla Luna


                Come è noto, i seguaci di Aristotele rappresentavano ogni corpo


                celeste come una perfetta sfera levigata. Il nostro satellite, però,
                anche  a  occhio  nudo  si  manifesta  come  caratterizzato  da

                alternanze  di  ombre  di  diversa  opacità.  Nell’Optica,  e  più

                precisamente           nella      parte       dedicata         alle     applicazioni

                astronomiche, Keplero si occupa in maniera approfondita della

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                Luna,  e  per  studiarla  si  avvale  di  diversi  dispositivi .  Mentre
                descrive  le  proprie  osservazioni,  Keplero  si  sofferma  sulla

                disomogenea luminosità della superficie lunare, che egli utilizza

                per dimostrare una forte analogia, di forma e di sostanza, tra il

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                nostro pianeta e il suo satellite .
                   Al  di  là  della  presunta  perfezione  per  cui  la  sfera  celeste

                dovrebbe distinguersi dalla nostra Terra, Keplero rileva quello

                che  ai  suoi  occhi  rappresenta  il  massimo  problema  legato  alla

                natura della Luna. Leggiamo così che il timore degli aristotelici
                era che una Luna, composta di una sostanza simile alla Terra,

                sarebbe  stata  attratta  nello  stesso  luogo  della  Terra,  quasi  per

                affinità come nella teoria della gravità di Copernico, e sarebbe

                quindi precipitata sul nostro pianeta.

                   Keplero  ritiene  infondata  tale  preoccupazione.  Secondo  la

                prassi retorica dell’epoca, inizia la propria esposizione citando

                un grande scrittore classico, Plutarco di Cheronea, per il quale la

                Luna  ha  molte  zone  scabre  e  presenta  evidenti  irregolarità  di

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                forma . Secondo Keplero, è l’ottica la disciplina che permette di
                dedurre che la Luna è densa come la Terra, ha una superficie

                irregolare e mostra numerose macchie appartenenti alla propria
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                superficie .  Accanto  al  proprio  argomentare,  Keplero  appone
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