Page 113 - Keplero. Una biografia scientifica
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legge delle aree, finché non viene riconosciuta la forma ellittica

                dell’orbita,  non  è  pienamente  accettabile.  Così,  soltanto  dopo

                che  Keplero  ha  enunciato  la  cosiddetta  «prima  legge»,  la

                proprietà  che  oggi  chiamiamo  «seconda  legge»  assurge,  da

                semplice  approssimazione,  a  vera  e  precisa  descrizione  della
                cinematica dei pianeti.

                   Vorrei  ricordare,  però,  che  Keplero  non  utilizzò  mai  il

                termine «legge», concetto e termine che, come già accennato, sta

                trovando proprio in quegli anni il suo ruolo nella scienza.




                Una divagazione: due leggi all’avanguardia, due acrobati sugli

                specchi


                È  per  me  affascinante  mettere  qui  a  confronto  due

                dimostrazioni,  una  di  Keplero  e  una  di  Galilei,  entrambe

                risalenti  al  1604.  Ostacolati  dalle  enormi  difficoltà  legate  al

                contesto  matematico  in  cui  operano,  i  due  grandi  cercano  di

                dare  una  dimostrazione  geometrica  a  due  leggi  che

                annoveriamo tra i capisaldi della meccanica: la seconda legge di

                Keplero e la legge di caduta dei gravi di Galilei.

                   Non verranno trattate in dettaglio né le due leggi, né le tappe

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                delle loro dimostrazioni ; ci interessa piuttosto analizzare i due
                approcci,  per  sottolinearne  le  coincidenze.  Negli  stessi  mesi,

                Keplero  e  Galilei  si  scontrano  con  problemi  molto  simili.
                Entrambi  cercano  di  raggiungere  una  soluzione  guidati  da  un


                istinto formidabile, in un contesto scientifico ancora immaturo.
                Se ne ricava l’impressione che, proprio in quegli anni, ci fossero

                le premesse per un importante sviluppo della matematica e della

                fisica. Le due dimostrazioni del 1604 sono le prime avvisaglie di

                una ormai prossima trasformazione che porterà, in matematica,
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