Page 65 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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la carta da lui prodotta viene giudicata poco accurata da altri astrologi. Egli stesso nel
        1625,  una  volta  nota  l’ora  natale,  la  correggerà.  Eppure,  come  già  altre  volte  nel
        passato,  è  fortunato  ed  il  cliente  segreto,  descritto  dal  lungo  e  dettagliato  oroscopo
        come un valente ed ambizioso condottiero, conserverà per venti anni il ricordo della
        particolare  sensazione  che  gli  arreca  la  lettura  del  documento.  Per  la  sua  intera  vita

        Wallenstein nelle decisioni politiche e militari si appoggia ai responsi degli astronomi
        di fiducia.
             È il 29 dicembre 1627. Keplero da mesi è alla ricerca di un posto di lavoro, da
        quando  un  nuovo  decreto  ha  invalidato  tutti  i  contratti  imperiali  stipulati  con  non
        cattolici,  e  in  questa  data  è  di  passaggio  a  Praga  per  stampare  un  trattato  per  un
        corrispondente gesuita. Quella sera a Praga c’è gran festa, in onore dell’arrivo in città
        del  generale  Albrecht  Wallenstein,  vittorioso  nel  cacciare  i  danesi  oltre  i  confini

        dell’impero. Keplero, recatosi a corte per presentare le sue Tavole Rudolfine, scopre
        con suo grande stupore di essere, nonostante la fede religiosa, ancora il benvenuto.
             L’imperatore Federico non solo gli ha conservato il posto di Matematico imperiale,
        ma gli promette subito una grossa somma di denaro, anche se Keplero già più volte
        aveva ricevuto analoghe promesse, poi non mantenute. E anche questa volta non passa
        molto tempo che dietro alle promesse di una solida e ben pagata posizione a Praga, si

        affaccia la richiesta che l’astronomo si converta al cattolicesimo. Come si è detto gli
        amici gesuiti provano a convincere Keplero, che però preferisce ricominciare il proprio
        incerto esilio.
             Wallenstein, che proprio allora era stato insignito del titolo di principe di Sagan,
        desideroso di avere dalla sua un uomo tanto saggio che possa anticipargli gli esiti della
        Guerra dei Trent’anni in cui è uno dei protagonisti, lo invita come suo ospite. Keplero è
        ai suoi occhi anche un trofeo da esibire, per mostrare a tutti il proprio amore per la

        cultura.
             Keplero, pur avvertendo il proprio mecenate dell’impossibilità di fornire pronostici
        precisi, trascorre i suoi ultimi anni nel palazzo di Sagan. A Wallenstein è sufficiente che
        Keplero fornisca dati precisi sulle posizioni dei pianeti, che poi il generale passa ad
        astronomi  più  compiacenti  nel  fornire  le  risposte  alle  sue  incalzanti  domande.  Per

        ricompensare  Keplero,  costretto  in  una  zona  periferica  e  isolata,  Wallenstein  gli
        concede di realizzare a Sagan una piccola stamperia privata.



        1   G.  Keplero,  Discussione  col  Sidereus  Nuncius,  tradotto  in  A.M.  Lombardi,  Keplero.  Una
            biografia scientifica cit.
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