Page 68 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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pianeta, dato fondamentale per decidere se il pianeta è abitabile, ovvero adatto ad
ospitare la vita come la conosciamo. La distanza adatta deve tener conto delle
caratteristiche della stella di quel sistema solare, per cui con stelle più grandi avremo
pianeti abitabili a distanze maggiori.
La missione, che appartiene al Programma Discovery, è nata da un’idea pubblicata
già venticinque anni prima e utilizza i dati inviati dal satellite Kepler, lanciato in orbita
il 7 marzo 2009 (Anno internazionale dell’astronomia) ed entrato in funzione cinque
giorni dopo. Il satellite trasporta un telescopio dal diametro di quasi un metro, con un
fotometro, strumento che misura l’intensità della luce, a monitorare costantemente oltre
100.000 stelle della Via lattea in un’area di cielo tra le costellazioni della Lira e del
Cigno. La Nasa ci dice che le diminuzioni di luminosità di cui va a caccia, dell’ordine
di 20 parti per milione, sono equivalenti all’effetto di un moscerino che volasse davanti
ai fari di un’automobile. Non sarebbe possibile coglierle da Terra, a causa del disturbo
dell’atmosfera, e per questo motivo è stata necessaria una missione spaziale.
Nel 2013 la raccolta dati è stata interrotta per un guasto nel sistema di puntamento
che ha reso impossibile la precisione desiderata nella caccia ai pianeti. La possibilità
di mandare qualcuno a riparare il guasto era da scartare, perché Kepler orbita intorno al
Sole e si trova ad enormi distanze dalla Terra. Si è deciso piuttosto di modificare la
missione, che ha assunto il nome di K2. Il telescopio raccoglie ora la luce proveniente
da una fascia di cielo intorno all’eclittica, poiché in questo assetto il vento solare ha
minor impatto e il telescopio è più stabile, così da minimizzare le conseguenze del
guasto. K2 ospita brevi campagne osservative, della durata al massimo di 80 giorni, che
si succedono una all’altra dopo essere state selezionate tra quelle proposte in
continuazione dalla comunità scientifica.
Un progetto molto interessante legato alla missione è quello di concedere l’accesso
ai dati agli appassionati di tutto il mondo, chiedendo la loro collaborazione volontaria.
Sul sito www.planethunters.org è possibile a qualunque “cittadino scienziato”
partecipare a questa impresa.
PROBLEMI PRATICI
Non bisogna fare l’errore di immaginare Keplero come un intellettuale avulso dai
contesti quotidiani. Anche a causa delle guerre confessionali per le quali ebbe spesso a
migrare e a cambiare lavoro, Keplero spesso si occupa di problemi pratici, legati al
commercio e alle unità di misura. Ma anche problemi apparentemente banali, di fronte
alla geniale curiosità di Keplero si trasformano in spunti per l’avvio di importanti filoni
di studi matematici.
Melograni e palle di cannone: la congettura di Keplero
Il primo esempio ci viene dal breve saggio Sul fiocco di neve esagonale (1611), che
contiene importanti e inedite riflessioni sulla simmetria in natura, tanto che viene
considerato un precursore della cristallografia. Nelle sue pagine Keplero si interroga
sulla capacità che hanno i semi di melograno, all’interno del frutto, di disporsi in forma