Page 50 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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alcuni dei dati di Tycho. In realtà, confessa, aveva semplicemente sbagliato i calcoli.
Ma dopo due mesi aveva deciso di rifare i conti daccapo, scoprendo che la legge era
corretta: «Era talmente in armonia con i miei ultimi diciassette anni di lavoro sulle
osservazioni di Tycho, come pure con i miei studi attuali, che sulle prime pensai di stare
sognando e di stare assumendo come un principio assodato qualcosa che era ancora
oggetto di ricerca». Proseguendo:
“E INVECE, È COSA CERTISSIMA ED ESATTISSIMA CHE LA PROPORZIONE,
CHE LEGA I TEMPI PERIODICI DI CIASCUNA COPPIA DI PIANETI, SIA
PRECISAMENTE LA PROPORZIONE SESQUIALTERA DELLE DISTANZE
MEDIE. ”
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Ancora una volta Keplero mostra la sua modernità organizzando una tabella in cui
affianca i valori previsti dalla terza legge, a quelli calcolati con il modello del poliedri
regolari, ai valori sperimentali. Come non si usava fare, egli permette al lettore di
valutare la bontà della terza legge dal paragone con i dati reali, con i quali si accordava
perfino meglio del modello del Mistero.
Per quanto si facesse guidare dal proprio progetto di armonia, alla fine
per Keplero è il confronto con la misura a decretare se siamo arrivati a un
modello efficace, a una legge significativa.
Ritengo che questo sia uno dei segreti che permettono a uno scienziato che vive quasi un
secolo prima della dinamica di Newton, in un contesto ancora distante da ciò che
chiamiamo scienza moderna, di lasciarci tre leggi che nella meccanica classica si
trovano perfettamente a loro agio.
Keplero ci congeda con un lungo riepilogo del percorso che dopo più di vent’anni
l’ha portato, come svegliandosi dopo un lungo sonno, alla formulazione della terza
legge. Anche in queste pagine risulta evidente che la legge non si trova per un puro caso
in un trattato sull’armonia, ma di quell’armonia è un tassello fondamentale.
LE TAVOLE RUDOLFINE
Dedicate all’Imperatore Rodolfo II, le Tavole (1627) sono figlie del matrimonio tra i
copiosi ed eccezionali dati di Tycho Brahe e l’abilità teorica di Keplero [contengono le
posizioni di 1006 stelle misurate dallo stesso Tycho e di altre 400 misurate da Tolomeo
nel II sec. e dall’astronomo tedesco Johann Bayer all’inizio del XVII, nonché numerose
tavole planetarie per localizzare i pianeti del sistema solare – ndr]. Con loro
l’astronomia compie un vero salto di qualità, tanto che esse costituiranno un punto di
riferimento per decenni, divenendo anche eccezionali testimonial della teoria
copernicana. La loro superiorità ci stupisce per il fatto che esse raccolgono il frutto di
osservazioni compiute ad occhio nudo, mentre nel frattempo erano stati introdotti i