Page 78 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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benché osservato in un cielo più scuro. Tuttavia, poiché nel sestile               109  e nel
               periodo di minor allontanamento, sebbene durante il crepuscolo sfavilli in un
               modo sorprendente, sfavilla – dico – a tal punto, che con l’uso di un perfetto
               occhiale vi si distinguono le grandi macchie.


                  Questo  straordinario  bagliore  suscitò  non  poco  stupore  in  chi  pratica  la
               filosofia. Per darne la spiegazione, proposero chi le une, chi le altre ragioni.
               Infatti, alcuni dissero che la luminosità della Luna è propria e naturale; altri
               che le sia comunicata da Venere; altri da tutte le stelle; altri dal Sole, che con

               i propri raggi impregna il corpo solido della Luna. Ma proposte di questo tipo
               si confutano e si dimostrano false con piccola fatica. Se, infatti, tale bagliore
               fosse proprio   110  o portato dalle stelle, quello si manterrebbe e si mostrerebbe
               soprattutto  durante  le  eclissi,  dato  che  si  diffonde  in  un  cielo  scurissimo.

               Tuttavia,  questo  è  contraddetto  dall’esperienza.  Il  bagliore  che  durante  le
               eclissi  appare  sulla  Luna  è  di  gran  lunga  inferiore,  rossiccio  e  quasi
               bronzeo.   111   Invece,  questo  è  più  chiaro  e  più  bianco.  Quello,  inoltre,  è
               cangiante e mobile di luogo, poiché fluttua sulla faccia della Luna al punto
               tale che quella parte, più vicina al perimetro del cerchio dell’ombra terrestre,
               si vede sempre più chiara, mentre la restante si vede sempre più scura. Senza

               alcun dubbio, da ciò si capisce che questo capita per la vicinanza dei raggi
               solari che toccano una regione per certi versi più densa, che lambisce la Luna
               tutt’intorno. Da questo contatto si diffonde una specie di aurora sulle regioni
               vicine della Luna e non altrimenti sulla Terra si diffonde la luce del primo
               crepuscolo  sia  il  mattino,  sia  all’imbrunire.  Di  questa  cosa  tratteremo  più

               diffusamente nel libro Sul sistema del mondo.          112


                  Affermare, però, che la luce si comunichi da Venere in questo modo è a tal
               punto puerile, che non merita replica.         113  Chi, infatti, sarà così ignorante da
               non  capire  che  è  del  tutto  impossibile  che  intorno  alla  congiunzione          114   e

               nell’aspetto sestile   115  la parte della Luna sia vista da Venere opposta al Sole?
               Poi,  che  è  parimenti  strano  che  provenga  e  diffonda  dal  Sole,  che  con  la
               propria luce attraversa il corpo solido della Luna.         116  Infatti, non diminuirebbe
               mai, essendo un emisfero della Luna sempre rischiarato dal Sole, eccezion

               fatta durante le eclissi lunari. Tuttavia si riduce, mentre la Luna è prossima
               alla quadratura, e si smorza anche del tutto dopo aver superato la quadratura.


                  Siccome, dunque, il bagliore secondario non è in tal modo congenito alla
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