Page 17 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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stimato, ha determinato di presentarglielo et sotto l’arbitrio suo rimettere

                  il determinare circa questo ritrovamento, ordinando et provedendo che,
                  secondo  che  parerà  oportuno  alla  sua  prudenza,  ne  siano  o  non  siano
                  fabricate.
                  Et questo presenta con ogni affetto il detto Galilei alla S. V., come uno
                  de  i  frutti  della  scienza  che  esso,  già  17  anni  compiti,  professa  nello
                  Studio  di  Padova,  con  speranza  di  essere  alla  giornata  per
                  presentargliene de i maggiori, se piacerà al S. Dio et alla S. V. che egli,

                  secondo il suo desiderio, passi il resto della vita sua al servizio di V. S.
                  alla  quale  umilmente  si  inchina,  et  da  Sua  Divina  Maestà  gli  prega  il
                  colmo di tutte le felicità.   18


                  Il  giorno  dopo,  Priuli  fece  approvare  una  mozione  in  Senato,  in  cui  si
               stabiliva di dare a Galileo un contratto a tempo indeterminato e di aumentare

               il  suo  stipendio  a  1.000  fiorini  l’anno.  Entrambe  le  risoluzioni  erano
               eccezionali. Anche se gli incarichi all’Università di Padova erano rinnovabili,
               questo avveniva di solito per un periodo di non più di 6 anni. Un incarico a
               tempo  indeterminato  era  veramente  raro  ed  era  conferito  a  professori  che
               erano  così  famosi  che  l’Università  aveva  il  timore  che  potessero  lasciare
               l’incarico  per  andare  da  qualche  altra  parte.  Girolamo  Fabrizio
               d’Acquapendente,  professore  di  medicina  e  medico  personale  di  Galileo,

               ebbe quest’onore, mentre il famoso filosofo Cesare Cremonini, il professore
               meglio  pagato  di  tutto  l’Ateneo,  non  l’ebbe.  L’aumento  di  stipendio  che
               Galileo ricevette fu ugualmente eccezionale, poiché egli passò da 520 fiorini,
               un  salario  già  considerevole,  a  1.000  fiorini,  il  più  alto  mai  pagato  a  un
               professore  di  matematica.  Ma  c’erano  nuvole  all’orizzonte.  La  mozione
               stabiliva che l’aumento avrebbe avuto luogo soltanto alla fine del contratto in

               corso che sarebbe durato un altro anno e, in modo ancor più sorprendente,
               che Galileo non avrebbe mai potuto riceverne altri. Anche il risultato della
               votazione  non  fu  unanime.  Dei  139  patrizi  presenti,  98  votarono  a  favore
               della decisione, 11 contro e 30 furono gli astenuti.         19


                  La ragione di questo si deve ricercare nello scompiglio che si era creato in
               Concilio, quando qualcuno disse che il telescopio non era stato inventato da
               Galileo, ma da qualcuno nelle Fiandre. An co ra peggio, lo strumento era in

               vendita a basso prezzo, proprio accanto al palazzo del doge, in Piazza San
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               Marco.   Giovanni  Bar  toli,  segretario  dell’ambasciatore  di  Firenze  a
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