Page 13 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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stato in grado di vedere i satelliti di Giove fino al momento in cui perfezionò
il proprio strumento, dopo la pubblicazione del Sidereus Nuncius. Questo era
stato affermato con un tono di assoluta cortesia, ma Galileo non era
universalmente gradito e altri sentivano che aveva un po’ esagerato nelle
proprie affermazioni. George Fugger, un membro della grande famiglia di
banchieri di Augsburg e all’epoca ambasciatore imperiale a Venezia, scrisse a
Johann Kepler il 16 Aprile 1610 a Praga spiegandogli il perché non avesse
“osato” inviare una copia del Sidereus Nuncius all’imperatore:
Galileo sa e ha l’abitudine di farsi bello con le piume degli altri, che
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raccoglie qui e là come il corvo di Esopo. Costui vuole essere
considerato l’inventore di questo ingegnoso occhiale, a dispetto del fatto
che lo avesse portato per primo un olandese, durante un viaggio fino a
qui attraverso la Francia. Fu mostrato a me e ad altri e, quando Galileo
lo vide, ne fece altri a sua imitazione e forse, cosa facile, portò alcuni
miglioramenti a quello che era già stato inventato. 7
L’ambasciatore inglese Henry Wotton era meno prevenuto e più efficiente.
Egli inviò una copia del Sidereus Nuncius al re Giacomo I nello stesso giorno
in cui apparve. “Per venire ora a toccare gli avvenimenti di oggi”, scrive:
con la presente invio a Sua Maestà la più strana notizia (come la si può
giustamente chiamare) che Lei abbia mai ricevuto da qualunque parte
del mondo; che è il libro allegato (pubblicato proprio oggi stesso) del
Professore di Matematica di Padova che, con l’ausilio di uno strumento
ottico (che ingrandisce e avvicina l’oggetto) inventato in precedenza
nelle Fiandre e migliorato da lui stesso, ha scoperto quattro nuovi pianeti
che ruotano in prossimità della sfera di Giove, assieme a molte altre
stelle fisse sconosciute; come pu re, la vera origine della Via Lattea così
a lungo cercata; ed infine, che la luna non è sferica, ma dotata di
molteplici prominenze e, cosa che è la più strana di tutte, illuminata
dalla luce del Sole per riflessione del corpo terrestre, come egli pare che
dica. In tal modo, rovesciò per primo tutta l’astronomia precedente
(poiché abbiamo bisogno di una nuova sfera per salvare le apparenze) e
poi tutta l’astrologia, dato che la virtù di questi nuovi pianeti deve di
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necessità modificare la parte giudiziaria e perché forse ce ne potrebbero
essere altri. Ho avuto dunque l’ardire di raccontare a Vostra Eccellenza