Page 14 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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queste cose di cui tutti gli angoli sono pieni qui. E l’autore tenta la sorte,
perché sarà esageratamente famoso o esageratamente ridicolo. Con la
prossima nave Vostra Eccellenza riceverà da me uno dei sopra
menzionati strumenti, nella versione migliorata da quest’uomo. 9
Noi non sappiamo come il re d’Inghilterra reagì alla notizia, ma da allora,
anche se a sua insaputa, uno dei suoi sudditi, Thomas Harriot, aveva già
approntato un tubo con due lenti e realizzato il 26 luglio 1609 il primo
disegno della superficie lunare con l’uso di un telescopio. La fase crescente
dipinta da Harriot mostra un terminatore frastagliato (la linea che separa la
parte luminosa da quella scura) ed è piuttosto rozza.
FIGURA 1. Il disegno di Harriot del 26 luglio 1609.
Sembra che non avesse afferrato la somiglianza tra la Terra e la Luna
oppure, se lo fece, non lasciò alcuna nota a riguardo. Un anno più tardi, dopo
aver visto una copia del Sidereus Nuncius, il suo interesse si riaccese e fece
un altro disegno, questa volta con le caratteristiche topografiche riprodotte da
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Galileo. Questo fa sorgere la questione del perché Galileo vide ciò che era
sfuggito ad Harriot. La risposta può risiedere nelle ipotesi che Galileo era
pronto a prendere in considerazione, tra le quali la possibilità che la Luna
fosse un’altra Terra, una proposta già discussa nell’antichità. Plu tar co (c.
46-120 a.C.), nel suo dialogo Il volto della Luna, fa dire a uno degli oratori
che “la superficie lunare ha […] anomalie e asperità” e che “come la nostra
terra contiene golfi profondi ed estesi […], così quei tratti sono le profondità
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e concavità della luna”. Quando chiesero a Camillo Gloriosi, che sarà un