Page 487 - Galileo. Scienziato e umanista.
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utilità. Qui Inchofer aveva in mente la piccola verità riscoperta
                piú tardi da Karl Popper: «i matematici [dovrebbero] lavorare

                sempre  di  piú  nel  tentativo  di  scoprire  teorie  false  anziché
                difenderle».  E  a  questa  anticipazione  dell’epistemologia

                contemporanea Inchofer aggiunse un pizzico di antica saggezza,
                il Semplice di Urbano nelle parole del predicatore: «Egli […] ha

                messo la nozione dell’eternità nel loro cuore, senza però che gli

                uomini  possano  capire  l’opera  compiuta  da  Dio  dal  principio
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                alla fine» .
                    Seguono poi malvagità e assurdità: i matematici che giocano
                con la filosofia possono diventare «selvaggi e ridicoli», persino

                eretici, se affermano la verità delle proprie ipotesi in base al loro
                accordarsi con le osservazioni. Epicicli, eccentrici, sizigie, archi

                zodiacali:  sono  tutti  dei  semplici  artifici,  che  diventano
                assurdità, e anzi mostruosità, se li si applica assumendo che la

                Terra si muova. «Se la traslazione della Terra fosse la sola causa
                del  fatto  che  il  Sole  appaia  muoversi  ai  nostri  sensi,  e  se  le

                parallassi  sono  le  stesse  quando  la  Terra  viene  considerata
                ferma, allora segue, nel caso in oggetto, che la Terra sia ferma e

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                al  contempo  si  muova» .  Con  argomentazioni  ancora  piú
                potenti Inchofer distrusse le tesi difensive, in base alle quali la

                teoria copernicana non poteva essere eretica: Paolo III l’aveva

                sanzionata,  e  Pitagora  aveva  ricevuto  la  propria  versione  da
                Mosè. «Falsa e smentita», «vuota e assurda», «un’impostura».

                Lo stesso poteva dirsi per il sistema di Tycho: «Non c’è alcun
                bisogno  di  inventare  altre  teorie  che  scombussolino  il  sistema

                dell’universo, specialmente se esse non si accordano né con la
                                                                        4
                vera filosofia, né con le Sacre Scritture» .
                    Il  consultore  dei  francescani  che  lesse  il  manoscritto  di
                Inchofer  per  conto  della  censura  romana  ne  apprezzò  il

                messaggio  e  il  metodo:  «mostra,  correttamente,  che  la
                matematica  e  le  altre  scienze  inventate  dall’uomo  dovrebbero

                essere subordinate alla regola delle Sacre Scritture, prima che la
                si abbia oggi una svolta pericolosa verso una libertà eccessiva».
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