Page 437 - Galileo. Scienziato e umanista.
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medesimo  Peripatetico».  Un  altro  ingrediente  standard  della
                retorica epidittica era quella sorta di inversione in cui Galileo

                eccelleva:  «Potrebbesi  veramente  dire,  per  dir  tutto  l’opposito
                del  vero»     115 .  Se  Galileo  adottò  consapevolmente  questa

                modalità  retorica  aspettandosi  che  le  sue  vittime  l’avrebbero
                tollerata ridendoci sopra, si sbagliava.




                    3. Il mulino a vento.



                    Le  oscillazioni  d’umore  di  Urbano  rendevano  le

                macchinazioni  alla  sua  corte  insolitamente  rischiose.  Poteva
                destituire alti funzionari senza il minimo preavviso. Fu cosí che

                toccò a Ciampoli, nel 1632, dopo dieci anni di servizio come
                segretario,  agente  speciale,  intrattenitore            116 .  Questi  si  leccò  le

                ferite in un’amara diagnosi della vita alla corte di Urbano scritta
                in forma di consigli a chi avrebbe potuto prendere il suo posto.

                Eccone  un  riassunto:  cerca  la  protezione  tra  funzionari  e
                ciambellani,  perché  sono  loro,  e  non  i  cardinali,  ad  avere  il

                potere;  ma  non  mirare  troppo  in  alto.  Non  fidarti  di  nessuno;
                non  credere  a  nessuno;  non  incontrarti  con  altri  uomini  della

                corte nelle tue stanze, prima che qualcuno sparga la notizia di
                un complotto. Evita l’ostentazione; non parlare del principe o di

                uno scandalo a corte; non parlare in modo saggio; cerca anzi di
                non  parlare  affatto.  Non  criticare  mai  i  preti  e  i  monaci  in

                pubblico;  non  mostrare  alcuna  preferenza  per  un  qualsiasi

                particolare ordine; dài l’impressione di essere religioso, devoto
                e zelante, perché gli ipocriti hanno sempre successo; «La verità
                in tutte le corti, e massime in quella di Roma, osta infinitamente

                a  grandi  progressi».  Vieni  spiato?  Onora  la  spia:  «La

                simulazione è l’anima della corte». Vuoi distruggere un rivale?
                Rendi pubblico il suo amore per le donne o per il denaro. Ma fai

                attenzione  agli  imbroglioni,  ai  denigratori,  ai  doppiogiochisti
                che  vorrebbero  fare  lo  stesso  con  te.  E  poi,  se  servi  il  tuo

                patrono come un dio, tieni la bocca chiusa e le orecchie aperte,
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