Page 334 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 334
segretario del granduca, Curzio Picchena, scrisse al
sovrintendente della Villa Medici, Annibale Primi, che Galileo
avrebbe dovuto trovare tutto ciò di cui avesse avuto bisogno per
53
la propria missione e tutte le comodità che avesse desiderato .
La piccola mula e il grande mulo arrivarono a Roma il 10
dicembre 1615: una vera scocciatura per l’ambasciatore
Guicciardini. Sapeva che Galileo significava guai. Nel 1611 era
stato con lui per alcuni giorni mentre celebrava le proprie
scoperte con i gesuiti e – come ricordava bene Guicciardini – si
rendeva ostili i consultori e i cardinali del Sant’Uffizio.
Bellarmino gli aveva detto allora che se Galileo si fosse
trattenuto di piú l’Inquisizione avrebbe dovuto prendere
posizione nei confronti delle sue opinioni; Galileo non aveva
prestato attenzione ai buoni consigli di Guicciardini, che gli
suggeriva di tenere un profilo basso e di moderare le proprie
aspettative. Ora la posta era piú alta: «Io non so se sia mutato di
dottrina o d’humore: so bene che alcuni frati di San Domenico,
che han gran parte nel Santo Offizio, et altri, gli hanno male
animo addosso; et questo non è paese da venire a disputare della
luna, né da volere, nel secolo che corre, sostenere né portarci
54
dottrine nuove» . Galileo non aveva cambiato idea. A 52 anni
era piú testardo che mai, impaziente, insofferente ai consigli;
«egli s’infuoca nelle sue openioni, ci ha estrema passione
dentro, et poca fortezza et prudenza a saperla vincere». Roma
non sarebbe stata conquistata da un Orlando cosí pazzo: «il
Principe di qua [era ancora Paolo V] aborrisce belle lettere et
questi ingegni, non può sentire queste novità né queste
sottigliezze». Quasi tutti, da chi dimostrava comprensione a chi
era al corrente della situazione, dalle persone senza scrupolo
55
agli ignoranti, andavano dietro al papa .
Galileo aveva due obiettivi in testa: il primo, di discolparsi
dalle accuse di empietà e di avventatezza; il secondo, di
dimostrare che le proprie opinioni non erano errate. Per
discolparsi portò con sé l’autorevole testimonianza di Cosimo a