Page 327 - Galileo. Scienziato e umanista.
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al massimo della sua espressione, come nei matematici-filosofi.
                Quando, con le sensate esperienze e le necessarie dimostrazioni,

                essi raggiungono la certezza, non possono modificare le proprie
                convinzioni:  «non  è  in  potestà  de’  professori  delle  scienze

                demostrative  il  mutar  l’opinioni  a  voglia  loro».  Gli  esegeti
                devono  lasciare  la  strada  libera:  loro  possono  modificare  le

                proprie interpretazioni, mentre il filosofo non può modificare la
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                natura . Se evitassero di confrontarsi con questi dati di fatto,
                Bellarmino,  Grienberger  e  tutti  gli  altri  abbandonerebbero  la

                verità, oltre che Galileo.
                    Il  7  marzo  del  1615,  lo  stesso  giorno  in  cui  Dini  diede  la

                notizia  che  tutti,  incluso  Bellarmino,  stavano  muovendosi  con
                cautela attorno alla questione copernicana, Cesi inviò a Galileo

                un  pamphlet  che  portò  alla  sua  prematura  soluzione.  Il  suo
                autore,  Paolo  Antonio  Foscarini,  era  il  padre  provinciale

                dell’Ordine  dei  carmelitani  per  la  Calabria  e  professore  di
                teologia,  e  in  quel  momento  stava  insegnando  a  Roma.  Era

                anche  autore  di  un’enciclopedia,  e  proprio  raccogliendo  il
                materiale per la sezione sulla cosmologia si era reso conto che il

                sistema copernicano avrebbe potuto essere piú vicino alla verità
                di  quello  tolemaico.  Ulteriori  riflessioni,  una  conoscenza  piú

                approfondita delle opere di Galileo e l’idea sbagliata che tutte le

                linci  fossero  copernicane  lo  convinsero  che  l’eliocentrismo
                fosse probabile e che la Chiesa stesse commettendo un terribile

                errore a condannarlo. Come Galileo, anche Foscarini decise di
                scrivere per proteggere la Chiesa da sé stessa; a differenza di

                Galileo,  però,  riteneva  che  una  lettura  attenta  delle  Scritture
                potesse rivelare la verità circa il mondo naturale. Era un vero e
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                proprio concordista .  Se  solo  avesse  saputo  come  ricavare  la
                teoria  copernicana  dalla  Bibbia!  Si  accontentò  di  svolgere  il

                compito  secondario  di  mostrare  come  ogni  passo  biblico
                apparentemente  in  contrasto  con  l’eliocentrismo  poteva  essere

                interpretato o in maniera neutra oppure in suo favore.
                    Come Galileo, Foscarini sfruttò i principî della conciliazione
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