Page 26 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 26

regolarmente occupata fino all’assunzione di Ricci, nel 1589. Le
                lezioni  da  lui  tenute  coprivano  la  geometria  euclidea  e  le  sue

                applicazioni in architettura e nella prospettiva, materie che egli

                impartiva anche privatamente. Uno dei posti dove insegnava era
                la casa di  Bernardo Buontalenti,  un amico  e collaboratore  del

                patrono  di  Vincenzo  Galilei,  Bardi,  e  uno  degli  architetti
                preferiti dai Medici. Tra coloro che seguirono le lezioni di Ricci

                a casa di Buontalenti c’era Ludovico Cardi, detto il Cigoli, uno
                dei  pittori  fiorentini  all’avanguardia  del  proprio  tempo.  È

                possibile  che  Galileo  sia  stato  a  casa  di  Buontalenti,  e  forse
                                                                                                      19
                frequentava l’Accademia del Disegno, dove insegnava Cigoli .
                In ogni caso, i due divennero ottimi amici e Galileo imparò a
                              20
                disegnare .
                    Con l’incoraggiamento di Ricci e il benestare di Vincenzo,
                Galileo passò i primi anni successivi alla laurea (mai ottenuta) a

                prepararsi,  in  modo  discontinuo,  per  l’insignificante  posizione
                di professore di matematica. In base alla classifica tradizionale

                delle scienze, infatti, i filosofi e i medici erano in cima alla scala
                accademica, mentre i matematici e i grammatici si trovavano in

                fondo.  Galileo  non  era  il  tipo  da  accontentarsi  di  sedere  sui
                gradini  piú  bassi,  né  si  aspettava  di  doverlo  fare.  Alcuni

                matematici  con  una  certa  posizione  sostenevano,  di  tanto  in

                tanto anche con qualche successo, che il loro lavoro meritava un
                rispetto  maggiore  di  quello  che  i  filosofi  erano  disposti  ad

                accordargli.  Tre  di  questi  matematici  furono  importanti  per  la
                carriera  di  Galileo:  il  piú  anziano  e  aggressivo,  Giovanni

                Battista  Benedetti  (1530-1590),  era  il  matematico  di  corte  del
                duca di Savoia; la sua opera piú importante, almeno per Galileo,

                fu  Diversarum  speculationum  mathematicarum  et  physicarum
                liber (1585), in cui sostituí diverse proposizioni aristoteliche sul

                moto con proposizioni identiche a quelle che Galileo avrebbe in
                                      21
                seguito adottato . Il secondo per età, ma primo quanto a potere
                istituzionale,  era  Cristoforo  Clavio  (1537-1612),  professore  di
                matematica  all’università  dei  gesuiti,  il  Collegio  Romano,  dal
   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31