Page 23 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 23

ricerca  astrologico.  I  suoi  archivi  conservano  un  tema  natale
                                              13
                preparato per Galileo .
                    Le attrazioni di Vallombrosa, la sua ambientazione, le arti, i
                monaci eruditi e  la vita  tranquilla persuasero  Galileo di  avere

                una  vocazione  religiosa.  Molto  probabilmente,  gli  impulsi
                contrastanti della prima adolescenza gli procurarono rimorsi di

                coscienza  e  angosce  devozionali,  che  egli  pensò  di  placare

                entrando a far parte dell'Ordine. Può darsi abbia anche vestito il
                saio per qualche tempo, ma non completò il noviziato e forse

                non  lo  iniziò  mai  effettivamente,  poiché  suo  padre  lo  distolse
                bruscamente  da  tale  tentazione.  Sebbene  Vincenzo  avesse

                lodato  la  vita  ritirata  che  i  monaci  conducevano  –  «Beato
                veramente chiamar si può colui che fugiti li disturbi, et faticose

                vanità  del  mondo,  la  intemperanza,  ambitione,  superbia,
                adulatione, ire[,] inganni, et simulatione delle corti, si riduce a

                una vita solitaria, et tranquilla» – non aveva alcuna intenzione
                                                                                          14
                di  vedere  il  proprio  erede  sepolto  in  un  monastero .  I  primi
                passi  di  Galileo  di  ritorno  verso  la  nostra  valle  di  lacrime  lo
                condussero  a  Pisa:  «mi  è  grato  di  saper  che  haviate  rihavuto

                Galileo, et che siate di animo di mandarlo qua a studio», scrisse
                Tedaldi nel luglio del 1578 – sebbene, con il grano a 15 lire al

                sacco,  sarebbe  costato  non  poco  mantenere  un  ragazzo  in
                           15
                crescita . Il fatto che il prezzo del pane avesse dovuto costituire
                una preoccupazione ci suggerisce che Vincenzo non si era certo

                arricchito suonando il liuto in ogni possibile occasione.
                    Dopo  la  fuga  da  Vallombrosa,  Vincenzo  cercò  di  piazzare

                Galileo a Pisa, nel Collegio della Sapienza, fondato da Cosimo I
                de’ Medici nel 1543 per i figli intelligenti di famiglie povere.

                Galileo aveva tutte le caratteristiche per essere ammesso tranne
                che,  all’età  di  14  anni,  aveva  quattro  anni  in  meno  rispetto  a

                quelli richiesti. Rimase quindi a casa finché, nel settembre del
                1580, a 16 anni, non poté iscriversi all’Università di Pisa, una

                vecchia  istituzione  cui  Cosimo  I  aveva  dato  nuova  vita,  per
                                                        16
                iniziare a studiare medicina . Il corso presupponeva una certa
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28