Page 255 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Horky per le colpe morali, la sua descrizione può essere
indicativa di qualcosa di vero circa il tentativo disperato, da
parte di Galileo, malato e affaticato dal grande lavoro, di
persuadere i matematici e i filosofi piú influenti ad avere fiducia
in lui. Gli eroi devono essere messi alla prova.
Il primo astronomo importante a sostenere
inequivocabilmente le scoperte di Galileo fu Keplero. Lo fece
dopo aver letto una copia del Sidereus Nuncius ricevuta in dono
per mano dell’ambasciatore fiorentino a Praga, Giuliano de’
Medici, con la richiesta di scriverne un commentario. Keplero
fu estremamente felice del libro, ma non per il motivo che si
potrebbe facilmente immaginare. Era angosciato da quello che
si diceva in giro circa le scoperte di Galileo, poiché non c’era
posto nemmeno per un solo nuovo pianeta nel suo universo;
aveva cosí ipotizzato che Galileo avesse osservato delle lune,
una intorno a Venere, un’altra intorno a Marte, e poi Giove e
Saturno. E ancora una volta aveva avuto ragione, ma per i
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motivi sbagliati . A suo modo di vedere, se la Terra ha una sola
luna e Giove quattro, Marte dovrebbe averne due e Saturno otto.
Incoraggiò quindi Galileo a cercarle: se le avesse trovate,
avrebbero potuto spiegare perché le dimensioni del sistema
planetario, cosí come venivano calcolate in base ai solidi
platonici, non si adattassero perfettamente alle osservazioni di
Tycho Brahe. Avrebbe dovuto esserci lo spazio necessario per
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accogliere le lune ! Galileo andò a vedere, e fu contento di non
vedere un’altra luna. Le stelle dei Medici rimanevano uniche nel
sistema planetario – sempre ammesso che la Terra non fosse
essa stessa un pianeta.
Keplero non rischiava molto accettando la descrizione del
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paesaggio lunare o la moltitudine delle lune . Accettò
l’ostacolo principale alla fiducia in quello che Galileo
sosteneva, cioè l’esistenza delle lune medicee, per un motivo
cocciutamente romantico: come scrisse a Magini, i copernicani
non avevano motivo di ingannarsi deliberatamente l’uno con