Page 16 - Galileo. Scienziato e umanista.
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maggiore  da  superare  per  comprendere  l’opera  di  Galileo  è
                pensare  che  egli  fosse  impegnato  nella  stessa  impresa  in  cui

                sono  impegnati  i  fisici  contemporanei.  Come  risulterà  chiaro,
                molti  dei  suoi  apparenti  errori  sono  scherzi  matematici,

                esagerazioni  retoriche  o  pii  desideri.  L’incapacità  di  rendersi
                conto  del  fatto  che  il  genere  letterario  di  Galileo  non  era  il

                nostro  ha  dato  luogo  a  molte  discussioni  inutili  e  a  numerosi

                fraintendimenti, di cui avrò il piacere di non occuparmi qui. Ciò
                che  di  critico  ho  da  dire  sull’opera  di  Galileo  è  inscritto  nel

                contesto che le è proprio.
                    È un grande piacere ringraziare i colleghi per il loro aiuto e

                sostegno,  non  soltanto  con  il  consueto  riconoscimento  del
                debito che ho nei loro confronti, ma anche con la gratitudine per

                il riconoscimento del fatto che, nonostante il cinismo diffuso e
                alla  moda  associato  all’accademia,  la  generosità  e

                l’incoraggiamento abbondano in alcuni angoli della Repubblica
                delle  Lettere.  Fra  questi  generosi  Repubblicani  sono  Paolo

                Galluzzi, Massimo Bucciantini, Ernan McMullin, Nick Jardine,
                Maurice Finocchiaro, Jim Bennett, Sven Dupré, Peter Watson,

                Louise Clubb, Mario Biagioli, Mike Shank, José Ferreirós e Jed
                Buchwald.  Le  macchie  solari  hanno  dato  occasione  per

                espressioni  estremamente  sollecite  di  solidarietà:  Franz

                Daxecker mi ha molto gentilmente messo a disposizione i suoi
                libri e le sue conoscenze su Christoph Scheiner, mentre Eileen

                Reeves e Albert Van Helden, con pari cortesia, mi hanno inviato
                le bozze della loro nuova e definitiva traduzione dei principali

                documenti  relativi  al  battibecco  tra  Scheiner  e  Galileo.  I  miei
                ringraziamenti  vanno  anche  ai  custodi  delle  stanze  del  tesoro

                della  Repubblica,  in  particolare  il  personale  della  Upper
                Reading Room della Bodleian Library, della Taylorian Library

                e  del  Museo  di  Storia  della  Scienza  di  Oxford,  e  del  Museo
                Galileo (Istituto e Museo di Storia della Scienza) di Firenze.

                    Per la Repubblica delle Lettere pubblicare libri è essenziale
                tanto  quanto  scriverli.  Latha  Menon,  che  ha  commissionato  il
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