Page 12 - Galileo. Scienziato e umanista.
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alla  propria  abilità  manuale  di  artigiano  e  alla  propria
                conoscenza  della  prospettiva  e  dell’ombreggiatura  –  non  alle

                proprie capacità come matematico. Sidereus Nuncius (1610), il
                piccolo  capolavoro  dato  frettolosamente  alle  stampe  che

                illustrava  le  sue  osservazioni  senza  precedenti  e  le  sue
                sorprendenti  deduzioni,  conquistò  velocemente  il  consenso

                degli  studiosi.  Anni  passati  a  leggere  i  poeti  e  a  sperimentare

                varie forme letterarie gli permisero di scrivere in modo chiaro e
                plausibile delle cose piú implausibili. Se mai uno scopritore è

                stato  perfettamente  preparato  a  fare  e  a  sfruttare  la  propria
                scoperta, questo era Galileo, l’abile umanista che puntò il suo

                primo telescopio verso il cielo.
                    La  parola  singola  che  meglio  descrive  Galileo  è  forse

                «critico». Egli era un vero intenditore delle arti e delle scienze,
                in grado – dice Viviani – di discorrere in maniera intelligente, e

                con  citazioni  appropriate,  praticamente  di  ogni  argomento
                rispettabile,  con  ogni  tipo  di  persone.  Da  intenditore,  egli

                sosteneva  la  superiorità  della  pittura  sulla  scultura,  della
                monodia sul contrappunto, di una versione dell’Inferno di Dante

                su un’altra e, in matematica, di Archimede sopra tutti gli altri.
                Galileo era la personificazione del buon gusto barocco nell’arte

                e  nella  scienza.  Questo,  ovviamente,  non  voleva  dire  che  egli

                fosse  giudizioso  o  ben  educato.  Spesso  metteva  da  parte  le
                buone  maniere  quando  criticava  gli  altri.  Questa  debolezza,

                insieme  a  un  originale  senso  dell’umorismo  e  al  piacere
                adolescenziale,  che  non  perse  mai,  di  battere  le  persone,  gli

                procurò  nemici  potenti  persino  tra  quanti  rispettavano  le  sue
                doti.

                    Galileo  avrebbe  avuto  buoni  risultati  in  una  qualunque  di
                varie professioni. Avrebbe potuto fare la scelta di suo fratello

                Michelangelo  e  seguire  la  strada  del  padre,  diventando
                musicista;  oppure  avrebbe  potuto  fare  come  disse  avrebbe

                preferito se fosse stato libero di scegliere, e cioè diventare un
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                pittore . Avrebbe potuto essere un uomo di lettere, il segretario
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