Page 13 - Galileo. Scienziato e umanista.
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confidenziale di un duca o di un cardinale, o, meglio, di un
granduca o di un papa. Suo padre aveva scelto per lui piú o
meno l’unica professione per cui non era adatto: la medicina.
Galileo scelse la matematica, per la quale aveva una certa
inclinazione, come scusa per evitare di laurearsi. L’espediente
funzionò. Ebbe la fortuna di concepire una proposizione
ingegnosa che gli permise, all’età di vent’anni, di dimostrare
vari teoremi sul modello di Archimede, che impressionarono
favorevolmente alcuni matematici in Italia. Questi teoremi
costituirono il punto piú alto della matematica di Galileo. Non li
pubblicò allora, ma cinquant’anni piú tardi, come appendice al
suo ultimo libro, il piú tecnico, Discorsi e dimostrazioni
matematiche intorno a due nuove scienze (1638). Non fece mai
molto uso dell’algebra, non gli piacevano i calcoli complicati
che erano la gioia di Keplero ed evitava problemi geometrici piú
difficili di quelli con cui aveva fatto il proprio debutto.
Da giovane, spensierato nonostante la famiglia si trovasse in
ristrettezze economiche, stimato da amici provenienti dalle
migliori famiglie di Firenze, intelligente, spiritoso, socievole,
esperto di letteratura e di musica, con un dono per la geometria
e il gusto per il gioco, Galileo non assomigliava molto al
tormentato inventore della scienza moderna descritto dalle
storie abituali. I suoi amici non si sarebbero aspettati che
diventasse il nemico giurato di Aristotele, il paladino di
Copernico, l’alfiere della matematica, la bête noire dei Gesuiti,
o il piú famoso di tutti i martiri della libertà accademica. Galileo
non sarebbe diventato alcuna di queste cose se non avesse
dovuto lavorare per vivere.
Questo libro viene pubblicato nel quattrocentesimo
anniversario dell’annuncio, da parte di Galileo, delle ricchezze
che il suo telescopio rivelò nei cieli. Si trattò di un evento di
rilevanza storica mondiale. Un altro, simultaneo anniversario –
il centenario del compimento dell’Edizione nazionale della
corrispondenza, dei manoscritti e delle opere a stampa di