Page 100 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Galileo  era  molto  probabilmente  un  modello  per  le  mole,
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                piuttosto che per i sistemi del mondo .
                    L’esperimento  si  dimostrò  ugualmente  incapace  di
                controllare la pietra angolare della meccanica pisana di Galileo,

                la  legge  aritmetica  per  i  corpi  in  caduta.  Egli  non  riuscí  a
                trovare, neppure a Pisa, una torre abbastanza alta per effettuare

                l’esperimento. La leggerezza che si supponeva fosse acquisita

                per il fatto di non essere nel proprio posto non sarebbe svanita
                completamente  durante  la  discesa,  e  il  corpo  in  caduta  non

                avrebbe mai raggiunto la velocità costante fissata dalla legge. Il
                controllo  fu  poi  ulteriormente  compromesso  dal  fatto  di

                aspettarsi che in caduta libera le palle di legno superassero, in
                un primo momento, quelle di piombo – un «fatto» che Galileo

                sosteneva  di  aver  controllato  «spesso»  dalla  cima  di  un’alta
                torre.  Quale  poteva  essere  la  ragione  di  un  fenomeno  cosí

                insolito?  Risposta:  la  forza  impressa  è  minore  nel  legno,  e
                all’inizio svanisce piú velocemente della forza corrispondente in

                un corpo piú pesante. «Oh, quanto prontamente le spiegazioni
                vere  vengono  derivate  da  veri  principî!»  Ma  poi,  perché  la

                maggiore gravità del piombo non dovrebbe superare l’impulso
                impresso,  alla  stessa  velocità  cui  la  minore  gravità  del  legno

                supera il proprio? «L’obiezione ha certamente un grande peso».

                La fece Mazzoni? La risposta dipendeva da una falsa dicotomia.
                L’impulso decresce, lungo il moto, allo stesso modo in cui gli

                oggetti caldi perdono il proprio calore quando vengono posti al
                freddo. E come i corpi pesanti si raffreddano piú lentamente di

                quelli leggeri (come risulta dal confronto della velocità con cui
                perdono il proprio calore un forno e una torta che venga tolta da

                esso), cosí il piombo conserva una forza motrice impressa piú
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                tenacemente di quanto faccia il legno . In questo caso Galileo
                rimase prigioniero, al pari di Borro e di Buonamici, della stessa
                eredità della dottrina aristotelica che si proponeva di migliorare.

                Gli sarebbero occorsi vent’anni per liberarsene.
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