Page 91 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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ripeté il 12 aprile in una più famosa lettera a padre
Antonio Foscarini, che era un altro copernicano:
Dico che Vostra Paternità et il Signor Galileo facciano
prudentemente a contentarsi di parlare ex suppositione e non
assolutamente, come io ho sempre creduto che habbia
parlato il Copernico. Perché il dire che, supposto che la Terra
si muova e il Sole sia fermo, si salvano tutte le apparenze
meglio che con porre gli eccentrici et epicicli, è benissimo
detto, e non ha pericolo nessuno, e questo basta al
mathematico.
Ma volere affermare che realmente il Sole stia nel centro
del mondo, e solo si rivolti in sé stesso senza correre
dall’Oriente all’Occidente, e che la Terra stia nel terzo cielo e
giri con somma velocità intorno al Sole, è cosa molto
pericolosa non solo d’irritare i filosofi e theologici scolastici,
ma anco di nuocere alla Santa Fede con rendere false le
Scritture Sante.
Questa volta Galileo alzò la testa, e il 23 marzo
scrisse a Dini che «il voler persuadere che il
Copernico non stimasse vera la mobilità della Terra,
per mio credere, non potrebbe trovare assenso se
non forse appresso a chi non l’avesse letto». E
annunciò baldanzoso di star «mettendo insieme
tutte le ragioni del Copernico, riducendole a
chiarezza intelligibile da molti, dove ora sono assai
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