Page 62 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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lasciate cadere da una decina di metri su una tavola
di legno, risuonano quasi simultaneamente. Ma,
altrettanto certamente, la conclusione che nel vuoto i
corpi cadono tutti con la stessa velocità era già stata
anticipata nell’antichità, ad esempio nel De rerum
natura (II, 235-239):
A nessuna cosa da nessuna parte e in nessun
momento può far resistenza il vuoto assoluto
senza cedere in fretta, come richiede la sua natura;
perciò tutto deve muoversi nel vuoto inerte
con uguale impulso, pur se i pesi non sono uguali.
L’argomento di Lucrezio era dunque che, se
diminuisce la resistenza del mezzo, tendono a
svanire le differenze tra i corpi. Aristotele deduceva
invece dalla stessa ipotesi che la velocità aumenta e
diventa infinita se la resistenza è nulla: cioè, nel
vuoto il moto dovrebbe essere impossibile. Nel caso
ci fossero ancora stati dubbi al riguardo, il 2 agosto
1971 il comandante dell’Apollo 15 David Scott lasciò
cadere sul suolo lunare una piuma di falco (in onore
della sua navicella, il cui nome era Falcon) e un
martello, verificò che allunavano effettivamente
nello stesso istante e diede appunto ragione a «un
signore di molto tempo fa di nome Galileo», oltre
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