Page 65 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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Sidereus Nuncius, ma anche dimostrando di non
aver idea della teoria ottica sulla quale si basava. Si
può dunque capire perché Georg Fugger,
ambasciatore imperiale a Venezia, lo dipinse come
un plagiario in una lettera a Keplero del 16 aprile
1610:
Costui è solito farsi bello, come il corvo di Esopo, delle
piume altrui raccolte da ogni parte. E anche in questo caso
pretende di essere stimato inventore di quell’artificioso
cannocchiale, mentre invece è un belga che l’ha portato per
primo, un viaggiatore giunto da queste parti attraverso la
Francia, che lo ha mostrato a me e ad altri. Quando Galileo lo
vide, ne fabbricò altri simili e forse aggiunse qualcosa di suo
all’invenzione, cosa peraltro facile a farsi.
In ogni caso, il marketing del cannocchiale
funzionò, e in una lettera a Benedetto Landucci del
29 agosto 1609 Galileo poteva notare con
soddisfazione che molti notabili veneziani, anche
vecchi, salirono «più di una volta le scale de’ più alti
campanili di Venetia per scoprire in mare vele e
vasselli tanto lontani, che venendo a tutte vele verso
il porto, passavano due ore e più avanti che, senza il
mio occhiale, potessero essere veduti».
Come lui stesso raccontò nel Saggiatore (13), i
senatori lo ricompensarono «con dupplicato
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