Page 69 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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                                             Messaggeri celesti






















                Il  7  gennaio  1610  Galileo  scrisse  una  lettera  ad


                Antonio de’ Medici che raccontava brevemente ciò

                che  aveva  di  recente  osservato  con  uno  dei  suoi

                cannocchiali e iniziava dicendo:




                         Si vede apertissimamente la Luna non essere altramente di

                      superficie uguale, liscia e tersa, come da gran moltitudine di

                      gente  vien  creduto  esser  lei  et  li  altri  corpi  celesti,  ma


                      all’incontro  essere  aspra  et  ineguale,  et  in  somma

                      dimonstrarsi tale, che altro da sano discorso concluder non si

                      può,  se  non  che  quella  è  ripiena  di  eminenze  e  di  cavità,

                      simili,  ma  assai  maggiori,  ai  monti  et  alle  valli  che  nella

                      terrestre superficie sono sparse.















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