Page 73 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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conferma alla tesi del Mistero cosmografico che
legava il loro numero a quello dei solidi regolari. E
nel fatto che non si trattasse di pianeti di qualche
altro sistema stellare, trovò una temporanea
conferma alla parte della Stella nova in cui aveva
preso posizione contro gli «infiniti mondi» di
Giordano Bruno, affermando che le stelle fisse non
sono «altri soli».
Keplero notò che per confermare l’ipotesi di
Bruno sarebbero comunque stati necessari strumenti
molto più potenti di quelli di allora. E anche di oggi,
visto che nella quasi totalità dei più di trecento casi
noti l’esistenza di altri sistemi planetari è per ora
dedotta soltanto indirettamente, dalle perturbazioni
del moto delle relative stelle.
Già prima della Relazione di Keplero, Galileo
aveva avuto un importante riconoscimento
scientifico dai matematici gesuiti del Collegio
Romano, dai quali si era recato nella primavera del
1611: essi lo ricevettero con tutti gli onori, e
lodarono il Sidereus Nuncius in un’orazione
pubblica. E a Roma lo scienziato toscano fu osannato
da nobili e prelati: in particolare, fu arruolato dal
principe Federico Cesi nell’Accademia dei Lincei, da
questi fondata nel 1603, e fu esonerato da Paolo V
dall’obbligo di rimanere inginocchiato al suo
cospetto durante un’udienza.
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