Page 76 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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realtà più d’uno, concentrici e complanari. Di qui il
nome della sonda Cassini-Huygens, che dal 2004 è
in orbita attorno al pianeta.
Tornando a Galileo, nel settembre del 1610 si
trasferì da Padova a Firenze: la dedica del Sidereus
Nuncius a Cosimo de’ Medici aveva infatti sortito gli
effetti desiderati, ed egli era stato assunto come
«matematico primario dello Studio di Pisa e Filosofo
del Serenissimo Grand Duca, senz’obbligo di leggere
e di risiedere né nello Studio, né nella città di Pisa, et
con lo stipendio di mille scudi l’anno, moneta
fiorentina».
A Padova Galileo abbandonò la convivente
Marina Gamba, con la quale aveva stipulato una
decina di anni prima una scrittura privata, «senza
intervento di notaro né di preti», che lo impegnava a
lasciarle un vitalizio nel caso lui si fosse trasferito
altrove senza di lei. Le due figlie Virginia e Livia, mai
riconosciute, stettero per un paio d’anni con la
nonna a Firenze, e nel 1613 finirono ancora bambine
in convento ad Arcetri, diventando rispettivamente
una rassegnata suor Maria Celeste (la cui storia è
raccontata da Dava Sobel nella Figlia di Galileo) e
una recalcitrante suor Arcangela. Il terzo figlio
Vincenzo rimase invece a Padova con la madre, che
morì due anni dopo: verrà poi riconosciuto da
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