Page 63 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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che a un altro di ancor più tempo prima di nome
Lucrezio.
Un evento importante di quegli anni accadde il 10
ottobre 1604, quando un tal Baldassarre Capra
osservò per la prima volta a Padova una «stella
nuova» nella costellazione del Serpentario, che
rimase visibile per qualche mese e scatenò una
diatriba a proposito della sua natura. Galileo tenne
tre affollate lezioni in cui dimostrò che non si
trattava di un fenomeno sublunare, ma celeste,
andando così contro la teoria aristotelica
dell’incorruttibilità del cielo. Benché il testo delle
lezioni sia andato perduto, ci è rimasta una
testimonianza ancora più succulenta: il Dialogo de
Cecco di Ronchitti da Bruzene in perpuosito de la
stella nova, scritto a quattro mani con Girolamo
Spinelli, in cui due contadini discutono
dell’argomento in dialetto padovano e nello stile del
Ruzante!
In quello stesso anno Galileo ebbe una disputa di
priorità col citato Baldassarre Capra, ma non sulla
questione della nova: piuttosto, a proposito di una
versione primordiale di ciò che in seguito diventerà
il regolo calcolatore. Egli ne descrisse il
funzionamento nel primo libro che pubblicò, Le
operazioni del compasso geometrico e militare, tirato
nel 1606 in sole 60 copie.
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