Page 59 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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inclinati Galileo dispiegherà la sua ingegnosità,
cercando di ovviare in vari modi alla difficoltà di
poter misurare il tempo con le sole «battute di
polso».
Ad esempio, introducendo dispositivi acustici
ottenuti inserendo sulla guida delle sbarrette mobili
di budello, simili ai tasti delle chitarre, che
cliccassero al passaggio delle palline: una volta
disposte le sbarrette in modo da ottenere a orecchio
un cliccaggio regolare, le loro distanze permettevano
di misurare gli spazi percorsi in tempi uguali.
Oppure, usando dispositivi acquei come quello
descritto nei Discorsi (189):
Si teneva una gran secchia piena d’acqua, attaccata in alto,
la quale per un sottil cannellino, saldatogli nel fondo, versava
un sottil filo d’acqua che s’andava ricevendo con un piccol
bicchiero per tutto ’l tempo che la palla scendeva nel canale e
nelle sue parti: le particelle poi dell’acqua, in tal guisa
raccolte, s’andavano di volta in volta con esattissima bilancia
pesando, dandoci le differenze e proporzioni de i pesi loro le
differenze e proporzioni dei tempi.
Tra la fine del periodo pisano e l’inizio di quello
padovano lo sviluppo intellettuale di Galileo lo portò
a aderire all’eliocentrismo, come testimoniano due
lettere del 1597, una del 30 maggio a Jacopo Mazzoni
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