Page 56 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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ancora più meraviglioso di quello della Natura,
Galileo passa a determinare le misure di gironi e
bolge in maniera scientifica, mescolando cioè
appropriatamente «sensate esperienze e necessarie
dimostrazioni».
Uno dei dati cruciali è il verso che stabilisce la
misura della nona bolgia: «miglia ventidue la valle
volge» (Inferno, XXIX, 9). Il che fa immediatamente
venire in mente il rapporto numerico di 22 a 7
determinato da Archimede come misura
approssimata del rapporto geometrico fra
circonferenza e diametro di un cerchio:
puntualmente, Galileo deduce che il diametro della
nona bolgia è di 7 miglia. Per inciso, Dante e i suoi
contemporanei non conoscevano Archimede, che
infatti non è menzionato nel limbo insieme a Talete
ed Euclide, ma questo suo particolare risultato era
noto a Fibonacci da Pisa, e doveva essere arrivato in
qualche modo alle orecchie del poeta.
Poiché la decima bolgia ha una misura di 11
miglia (Inferno, XXX, 86), la nona bolgia deve avere
una larghezza di 1,75 miglia: supponendo che tutte
le bolge abbiano la stessa larghezza, Galileo deduce
che Malebolge ha un diametro di 35 miglia. L’intero
Inferno ha invece la forma di un cono a sezione
triangolare equilatera, con il vertice nel centro della
terra e l’altezza passante per Gerusalemme. Poiché
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