Page 58 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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L’architettura militare, La fortificazione e Le
mecaniche.
In quest’ultimo, in particolare, egli enuncia una
forma del principio di inerzia poi formulato da
Newton («un corpo permane in quiete o in moto
rettilineo uniforme, a meno che non intervenga una
forza esterna a modificarne lo stato»), ricavandolo
come caso limite degli studi sui piani inclinati:
Avendo noi una superficie molto ben tersa e polita, quale
saria quella di uno specchio, ed una palla perfettamente
rotonda e liscia, o di marmo, o di vetro, o di simile materia
atta a pulirsi, questa, collocata sopra detta superficie, anderà
movendosi, purché quella abbia un poco d’inclinazione,
ancorché minima, e solamente si fermerà sopra quella
superficie, la quale sia esattissimamente livellata, ed
equidistante dal piano dell’orizzonte; quale, per essempio,
saria la superficie di un lago o stagno agghiacciato, sopra la
quale il suddetto corpo staria fermo, ma con disposizione di
essere da ogni picciolissima forza mosso.
Già nel I secolo e.v. Erone di Alessandria aveva
compiuto analoghi esperimenti con i piani inclinati,
e nella Meccanica (I, 20) ne aveva ricavata l’analoga
conseguenza che «su un piano orizzontale
sufficientemente liscio i pesi possono essere mossi da
una forza piccola a piacere». Ma attorno ai piani
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