Page 165 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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tavolato i medesimi spazii che prima, e gettando alcuna cosa

                      al  compagno,  non  con  più  forza  bisognerà  tirarla,  per

                      arrivarlo, se egli sarà verso la prua e voi verso poppa, che se

                      voi  fuste  situati  per  l’opposito.  Le  gocciole  cadranno  come

                      prima nel vaso inferiore, senza caderne pur una verso poppa,


                      benché,  mentre  la  gocciola  è  per  aria,  la  nave  scorra  molti

                      palmi. I pesci con pari agevolezza verranno al cibo posto su

                      qualsivoglia luogo dell’orlo del vaso. E finalmente le farfalle e

                      le mosche continueranno i lor voli indifferentemente verso

                      tutte le parti, né mai accadrà che si riduchino verso la parete

                      che  riguarda  la  poppa,  quasi  che  fussero  stracche  in  tener

                      dietro al veloce corso della nave.




                     Una prima stesura di questo brano si trova nella

                Lettera in risposta alla «Disputatio de situ et quiete

                terrae»  a  Francesco  Ingoli  del  settembre  1624.  Ma


                già mezzo secolo prima Giordano Bruno aveva usato

                analogamente la nave per gli stessi scopi, alla fine del

                terzo dialogo della Cena de le ceneri:




                         Con  la  terra  dunque  si  muoveno  tutte  le  cose  che  si

                      trovano  in  terra.  Se  dunque  dal  loco  extra  la  terra  qualche

                      cosa fusse gittata in terra, per il moto di quella perderebbe la


                      rettitudine. Come appare nella nave, la qual, passando per il

                      fiume, se alcuno che se ritrova nella sponda di quello venga a

                      gittar per dritto un sasso, verrà fallito il suo tratto per quanto

                      comporta  la  velocità  del  corso.  Ma  posto  alcuno  sopra






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