Page 119 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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principalmente la conversion diurna; chi non vede che per
fermar tutto il sistema, onde, senza punto alterar il restante delle
scambievoli relazioni de’ pianeti, solo si prolungasse lo spazio e
’l tempo della diurna illuminazione, bastò che fosse fermato il
Sole, com’appunto suonan le parole del sacro testo? Ecco,
dunque, il modo secondo il quale, senza introdur confusione
alcuna tra le parti del mondo e senza alterazion delle parole
della Scrittura, si può, col fermar il Sole, allungar il giorno in
Terra.
Ho scritto più assai che non comportano le mie
indisposizioni: però finisco, con offerirmegli servitore, e gli
bacio le mani, pregandogli da N. S. le buone feste e ogni
felicità.
Di Firenze, li 21 Dicembre 1613.
Di Vostra Paternità molto Reverenda
Servitore Affezionatissimo
Galileo Galilei.
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