Page 114 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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ella non trasgredisce mai i termini delle leggi imposteli; pare
che quello de gli effetti naturali che o la sensata esperienza ci
pone innanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci
concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio
per luoghi della Scrittura ch’avesser nelle parole diverso
sembiante, poi che non ogni detto della Scrittura è legato a
obblighi così severi com’ogni effetto di natura. Anzi, se per
questo solo rispetto, d’accomodarsi alla capacità de’ popoli
rozzi e indisciplinati, non s’è astenuta la Scrittura d’adombrare
de’ suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all’istesso Dio
condizioni lontanissime e contrarie alla sua essenza, chi vorrà
asseverantemente sostenere che ella, posto da banda cotal
rispetto, nel parlare anco incidentemente di Terra o di Sole o
d’altra creatura, abbia eletto di contenersi con tutto rigore dentro
a i limitati e ristretti significati delle parole? e massime
pronunziando di esse creature cose lontanissime dal primario
instituto di esse Sacre Lettere, anzi cose tali, che, dette e portate
con verità nuda e scoperta, avrebbon più presto danneggiata
l’intenzion primaria, rendendo il vulgo più contumace alle
persuasioni de gli articoli concernenti alla salute.
Stante questo, ed essendo di più manifesto che due verità
non posson mai contrariarsi, è ofizio de’ saggi espositori
affaticarsi per trovare i veri sensi de’ luoghi sacri, concordanti
con quelle conclusioni naturali delle quali prima il senso
manifesto o le dimostrazioni necessarie ci avesser resi certi e
sicuri. Anzi, essendo, come ho detto, che le Scritture, ben che
dettate dallo Spirito Santo, per l’addotte cagioni ammetton in
molti luoghi esposizioni lontane dal suono litterale, e, di più,
non potendo noi con certezza asserire che tutti gl’interpreti
parlino inspirati divinamente, crederei che fusse prudentemente
fatto se non si permettesse ad alcuno l’impegnar i luoghi della
Scrittura e obbligargli in certo modo a dover sostenere per vere
alcune conclusioni naturali, delle quali una volta il senso e le
ragioni dimostrative e necessarie ci potessero manifestare il
contrario. E chi vuol por termine a gli umani ingegni? chi vorrà
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